LE PAGELLAZZE DI BENEVENTO-CESENA | Così fa male

05.12.2016 23:20 di  Marco Manuzzi   vedi letture
LE PAGELLAZZE DI BENEVENTO-CESENA | Così fa male
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

AGAZZI 6 I rinvii dal fondo continuano ad essere precisi come i sondaggi pre elettorali del 2016 ma fra i pali la storia cambia, tampone al 27’ su Ceravolo su tutti. Una piccola percentuale di colpa sul primo gol, dove l’uscita di pugno è perfettibile, mentre sul secondo non può nulla. TITOLARE SELEZIONATO

BALZANO 5 Sulla corsia non ne prende una per tutto il primo tempo, offrendo una delle peggiori prestazioni di sempre in bianconero, e pensare che di spazi per azzannare la partita ne avrebbe parecchi. Nelle ripresa registra il piede destro ma comunque non basta. Parzialmente assolto per le non perfette condizioni fisiche ma da Balzano è obbligatorio aspettarsi di più. PASSAGGIO A VUOTO

RIGIONE 6 L’uomo abituato a stupire si conferma di ben altro rendimento rispetto i tentennamenti di inizio campionato. Ceravolo non è un cliente facile ma alla fine non sono le punte a minare la diga bianconera. Camplone continua a dargli fiducia, chissà che le gerarchie non cambino definitivamente. FIXED

LIGI 6 Sensibilmente più insicuro rispetto Rigione, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa si riscatta e nel finale avrebbe pure l’occasione di bollare ma cicca il pallone e tutto svanisce in una bolla di sapone. Rimangono alcuni passaggi a vuoto in marcatura che però oggi non costano particolari pericoli. ASSOLTO

RENZETTI 5,5 Si perde clamorosamente Del Pinto all’ottavo minuto, quest'ultimo però non punisce sparando alto da vicinissimo. Di fatto non si è ancora minimamente riavvicinato ai livelli di anno scorso, continuando ad essere la brutta copia di sé stesso. Lo stato di forma di Ciciretti complica ulteriormente le cose e no, non ce n’era proprio bisogno. CRISI DI IDENTITÀ

KONE 5,5 Solito argine sui 40 metri, solito riferimento in uscita fra centrale e terzino. Non ha nelle corde gli sviluppi offensivi e non è questo il compito tattico che gli si può chiedere. Chiude la partita come peggio non si può: prima un giallo pazzesco per ingenuità vista la diffida e poi una serie di errori banali nei caldissimi minuti finali. KEEP CALM MOUSSA

SCHIAVONE 6 È costretto agli straordinari per sopperire ai buchi lasciati da Laribi in fase difensiva e tutto sommato ben si comporta. Diversi buoni spunti sulla trequarti offensiva e molta più presenza all’interno della manovra, anche se è troppo prevedibile nel venir a prendere lo scarico dai terzini e rivolgersi subito alla mezzala. IN CRESCITA

LARIBI 5,5 Siamo sicuri che Laribi possa far fare il salto di qualità a questa squadra? Dopo ormai quattro mesi di campionato l’oggetto dei desideri estivi continua ad essere una mezza scommessa persa al di là del rendimento che segna zero gol e un assist. Due sole partite portate a termine su dodici disputate parlano più di qualsiasi altro dato. Nel 4-3-3 di Camplone, con Dalmonte e Ciano in campo, non può che fare la mezzala: ne vale la pena? FUORI RUOLO (Dal 73’ CINELLI SV Sappiamo. Già. Tutto. #CINELLI)

CIANO 6 Dopo i primi quindici passati in assoluto anonimato offre una palla che non può non valere la rete, Djuric se ne accorge e giustamente ne approfitta. Ne seguono un paio di tocchi illuminanti, qualche fallo conquistato di mestiere e diverse proteste con il direttore. A metà fra i grigiori di inizio campionato e le perle delle ultime settimane UN LAMPO NELLA NOTTE (Dal 63’ GARRITANO 6 Prova a ripetere lo show di Empoli ma questa volta il motore gira a vuoto. La cerniera di sinistra del Benevento nel finale si apre spesso e volentieri, lui porta palla, sterza, la mette sul secondo palo ma non trova chi capitalizza. Se arrivasse quel dannatissimo gol… ASPETTANDO GOL-DOT?

DJURIC 7 Sul gol si fionda sul pallone grazie alla dormita della difesa, facendosi trovare pronto al momento buono e lavorando bene con la linea del fuorigioco. Il resto è una partita sporca condita da una percentuale altissima di palloni messi a terra sui rinvii dalla difesa e un match fisico con i centrali campani stravinto. Qualche errore di troppo in ripartenza ma con la sua struttura fisica è impossibile fare di più. ONESTO CONTRIBUENTE

DALMONTE 6,5 Brutto errore di lettura della situazione di gioco nei primi minuti quando su un contropiede evita di servire il compagno andandosi a schiantare. Sui 90’ però il ragazzo continua ad essere il più efficace: recuperi dietro, movimenti smarcanti e qualità di transizione in avanti. I compagni si fidano e lui non li fa pentire. Se trova la via del gol l’iscrizione al prossimo campionato è garantita SCHERZO MA NON TROPPO (Dal 77’ DI ROBERTO 5 Dopo tre minuti dall’ingresso in campo si esibisce in un dribbling nel tentativo di emulare l’amico Wallace che veste il biancoazzurro laziale. Obiettivo raggiunto. Non sazio prova a guadagnare il rigore appena accarezzato dal difensore, La Penna sorride e lascia correre. SGAMATO)

 

CAMPLONE 6,5 Rimedia una sconfitta immeritata al termine di una partita ben preparata e affrontata, forse la migliore di tutte sotto la sua gestione. A quattro match dalla conclusione del girone di andata mancano sette o otto punti per rispettare la media salvezza che porta a fine stagione ad assestarsi attorno a quota 50. La tabella di marcia non sarebbe proibitiva se non fosse che il Cesena d’ora in poi è attesa da una serie di sconti di fuoco con Cittadella, Novara, Trapani, Verona. Con l’atteggiamento di oggi l’impresa è possibile. UNDER PRESSURE

AC CESENA 6,5 I lavori in corso a Villa Silvia stanno dando i primi risultati tangibili in termini di gioco e mentalità. Si vede un’identità e una serie di concetti che vengono proposti su ogni campo, casa o trasferta che sia. La partita al Vigorito ha viaggiato su ritmi alti per ampi tratti e i bianconeri non hanno sfigurato segno che, pur in emergenza, Camplone sta affinando anche la condizione atletica. Questo Cesena continua ad essere punito in una stagione che non ne vuole sapere di svoltare: Il passaggio del turno in Coppa Italia poteva essere la miccia, invece occorrerà ripartire da capo ancora una volta. SEGNALI INCORAGGIANTI