A TE DEG ME | “Grazie per aver guardato da un altro punto di vista”

10.01.2024 15:00 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
A TE DEG ME | “Grazie per aver guardato da un altro punto di vista”

Riceviamo e pubblichiamo questa mail, risposta a quanto scritto ieri sera da Stefano Severi qui sulle colonne di TuttoCesena.it


Stefano, difficilmente scrivo. Questa volta ne sento la necessità.
Brigliadori Christian coordinatore del Seven Sporting club. Uno dei pochi fortunati che grazie alla follia di un’azienda ha la possibilità di vivere di Sport. Nonostante non ne abbia nè requisiti nè tantomeno le capacità. Ma la passione, spesso, compensa le mie mancanze. Appunto, la passione, colei che alimenta le gioie più grandi della nostra quotidianità. La passione, colei in grado di spingere il cuore oltre all’ostacolo e aprire nuovi sentieri, nuove metodologie, nuovi modi di sentire. La passione, colei che talvolta esplode, incontenibile e da Luce diventa “oscurità”, tramutandosi nell’invasione di un padre durante la gara o nel pugno di Mister Castori, un uomo che ha fatto della genuinità una stella polare che ha affascinato tutte le genti semplici come noi. Ma abbiamo il dovere di condannare i gesti. E quei gesti sono totalmente sbagliati! Non giustificabili!
Dobbiamo e dovete, come giornalisti, essere fermi, definire i confini come se fossero formule matematiche che danno una risultante chiara. Questo per creare la base educativa di cui lo Sport necessita. Poi, su quei confini costruire in altezza l’opera d’arte che tutti dobbiamo imparare ad ammirare… Castori è un allenatore con dei limiti evidentissimi che ha dimostrato a tutti che l’umanità supera qualsiasi barriera tattica. Castori è stato “perdonato” e “difeso” da una terra che ha messo davanti i valori al perbenismo. Questa terra, che ha l’accoglienza come talento, deve condannare sì il gesto del padre di Shpendi, ma valorizzando le sue scuse. Perché sbagliare è umano ma scusarsi e prendersi le responsabilità, è da Uomini. Quelli che piacciono a noi Romagnoli. Dobbiamo definire i gesti, come hai scritto tu Stefano, difendendo le persone. Difendendo i tifosi, non certi comportamenti. Le Federazioni, i campionati sono TOTALMENTE strutturati in modo che ci si educhi a queste esasperazioni. Perché poi i movimenti sportivi, gli enti e gli ignoranti si nascondono in queste terre di mezzo, limitando la crescita dello Sport. Sempre più determinante nella società moderna, sempre più abbandonato a causa delle stesse società! Sempre più in mano a procuratori per quel che riguarda il calcio. Giovanile purtroppo. Voi giornalisti avete il compito di vegliare, di definire talvolta i confini tra il giusto e lo sbagliato e la responsabilità di difendere le persone. Con fermezza e sensibilità, perché abbiamo tutti il dovere generazionale di tentare di cambiare per i nostri figli questa socialità sempre più inquinata. Da chi? Da noi adulti! E lo Sport può fare la differenza. prendendosi ancora una volta la  responsabilità di condannare nettamente i gesti e contemporaneamente esporsi chiaramente nel difendere la nostra Terra!

Grazie per aver guardato da un altro punto di vista
Christian