A TE DEG ME - Andiamo a Sarsina, passando per Lourdes e Fatima e Medjugorie

30.10.2016 07:00 di  Redazione Tuttocesena   vedi letture
A TE DEG ME - Andiamo a Sarsina, passando per Lourdes e Fatima e Medjugorie
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© foto di Federico Gaetano

All'indomani della bruciante sconfitta di Frosinone scegliamo di pubblicare il messaggio di Michele perchè è uno di quelli più pacati e morigerati: i tifosi stanno iniziando a perdere la pazienza e numerose testimonianze ricevute sono talmente accese nei toni da risultare difficilmente pubblicabili. Michele invita a compiere un tour a Sarsina, passando per Lourdes e Fatima, finendo con Medjugorie: la speranza, almeno in questo ultimo caso, è però quella di non incontrare Paolo Brosio. Se invece avete il poster di Brosio appeso in camera di fianco a quello di Marco Giampaolo, se pensate che la situazione di classifica del Cesena sia tutta sfortuna o se semplicemente siete arrabbiati, fate un bel respiro e scriveteci a redazione@tuttocesena.it.

Michele: "Ciao,
Sarà forse per il troppo giocare che impone al circo calcistico uno spettacolo ormai quotidiano,  ma sta di fatto che adesso, quando per un club non arrivano i risultati, non ci sia più nemmeno il tempo per esonerare il mister e affidare la squadra a quello nuovo con almeno una settimana a disposizione per provare a cominciare ad invertire la rotta. 
In questo scenario frenetico si colloca la ridicola vicenda che ha voluto Massimo Drago sulla panchina bianconera in quel dì Frosinone mentre Colantuono stava già scrivendo gli appunti per la conferenza stampa di presentazione di lunedì prossimo.
La domanda che ci poniamo noi tifosi, però, è inevitabile: ma non si poteva affidare la squadra ad un traghettatore da un solo match, tipo Piangerelli, evitando a Drago una pantomima umiliante e mettendo così con le spalle al muro i giocatori, togliendo loro l'alibi di un mister con cui evidentemente non c'è più alcun feeling?
Personalmente ho trovato questo comportamento dell'A.C. Cesena incomprensibile.
La partita? Direi che sia inutile commentarla, troppo uguale a tutte le altre, a cominciare dai due gol falliti incredibilmente da Djiuric, in apertura e chiusura del primo tempo, e dal solito regalo - cross facile e uomo da solo a colpire in area, come altre mille volte in stagione -  con cui l'avversario è andato in gol senza alcuna fatica, col paradosso dei primi 45 minuti in cui a fare la partita è soltanto l'undici bianconero, pur nella sterilità ormai ben nota e cronica, e con la fortuna perennemente girata dall'altra parte - e a Colantuono, non a caso, suggerirei innanzitutto un bel tour, a cominciare da Sarsina, passando per Lourdes e Fatima, finendo con Medjugorie.
Nella ripresa l'illusorio pareggio, poi il Frosinone che torna in vantaggio alla minima pressione, con la difesa bianconera che sembra di carta velina ad ogni iniziativa scolastica dell'avversario.
Emblema del tutto la prova di Ciano (nonostante il gol) e Laribi, quelli che dovrebbero fare la differenza e che giocano invece con supponenza, sufficienza, sempre in punta di piedi, sempre più indisponenti.
I tentativi di Djiuric che "tanto non farai mai gol", l'espulsione vergognosa di Vitale e l'impressione che anche il Frosinone non sia niente di trascendentale e che non abbia nulla in più del Cesena, sono le ultime foto di un album che vorremmo chiudere e gettare dal Ponte Vecchio una volta per tutte, nella speranza che Colantuono ne apra un altro, ben diverso, anche se io sono convinto che per salvarci servirà un miracolo.
Forza Cesena".