IL CESENA DI DOMANI Bugie bianche (e nere)

Gli Americani dicono che tra un anno saranno ancora di scena in riva al Savio, anche se nel frattempo non dovesse arrivare la B. Chi ci crede?
08.08.2023 12:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
IL CESENA DI DOMANI Bugie bianche (e nere)

Ci sarà tempo per parlare della nuova ed ambiziosa Creatura di mister Toscano, del para-rigori Pisseri, degli acciacchi del vecchio De Rose, della voglia di sfondare di Cristian Shpendi, di alcune cariatidi bianconere che non ne vogliono proprio sapere di fare le valigie, degli ultimi colpetti di mercato che ci regalerà Artico, del demansionamento del Condor, del Cavalluccio che anche quest’estate si è fatto (ri)sfuggire Agliardi (finito alla Fermana) ed Antonioli (finito all’Italia Under 20), del romantico derby di Coppa Italia col Bologna, di questo girone (di ferro) B che fa già tremare le gambe a Prestia & Friends. Si, ci sarà tempo. Oggi, intanto, voglio parlarvi brevemente ‘solo’ dei boss del Cesena. Degli Americani. Americani che, dopo quei vergognosi (ed irrispettosi) 52 giorni di silenzio al gusto di Chi l’ha Visto?, lo scorso 31 luglio – grazie a Michael Aiello – sono tornati ad aprire bocca. ‘Tra un anno saremo ancora a Cesena, anche se nel frattempo non dovesse arrivare la Serie B…’ ha tuonato il fratello di John. Ecco, fermiamoci un attimo. La voglia degli Americani di rimanere un altro anno in riva al Savio? È la stessa che ho io di portare stasera mia moglie al cinema a vedere il film di Barbie. Non so se mi spiego, eh. Detto questo – e non scopro certo l’acqua calda – mi sembra palese che, un altro assalto alla Serie B andato a vuoto, per questo Cavalluccio a stelle strisce, farebbe rima con Tragedia. Con Tragedia Vera. Anche perché, una Serie C affrontata – per più di due anni di fila – con questi folli costi di gestione, è una cosa assolutamente non sostenibile. NON SOSTENIBILE. Gli Americani, dopo l’assurda eliminazione patita ai play-off col Lecco lo scorso 8 giugno, hanno capito – in ritardo, quasi fuori tempo massimo – che la Terza Serie italiana è una brutta bestia. Un terribile mostro succhia-dollari capace di far più danni che la furia assassina di quel coglionazzo di Blanco sul palco dell’Ariston di Sanremo. Ed è forse anche per questo che, al di là delle incellofanatissime dichiarazioni di facciata (alcune delle quali travestite pure da bugie bianche) rilasciate da Michael Aiello, sotto le ceneri di un’apparente tranquillità gli Americani sarebbero già al lavoro per cercare di (ri)vendere il Cesena. Grosse novità, questa volta italiane, (già) sotto l’Albero di Natale? Probabile.