LE PAGELLAZZE DI BARI-CESENA. Il trasformismo mancato di Drago

Ligi derubato della merenda; Cinelli e i marziani; Di Roberto, un gol e poco altro; Djuric e i lavori in corso; spirito di sacrificio ma senza idee
16.09.2016 22:04 di  Gian Piero Travini   vedi letture
LE PAGELLAZZE DI BARI-CESENA. Il trasformismo mancato di Drago
© foto di foto www.cesenacalcio.it

AGAZZI 5,5 Non irreprensibile sul primo gol, dove comunque subisce sul primo palo, non è chiamato a grandi miracoli. Aspettiamo la rivincita contro Maniero. NIENTE MIRACOLI

PERTICONE 6 Finora rimane il più costante della fase difensiva bianconera. Non soffre mai - anche perché si va soprattutto in via centrale -, poco in affanno, continua a spingere e, soprattutto, cerca di mettere sempre la gamba per evitar danni. COSTANTE

CAPELLI 5,5 Non è stata una gara semplice contro uno zar dell’area, ma non possiamo inventarci che il Bari sia stata tanta roba. E il ‘Muro di Grumello’ fa molta fatica a mantenere sgombra l’area, dovendo anche aiutarsi con le cattive e comunque finendo spesso fuori tempo nei disimpegni. BAD DAY

LIGI 4,5 Da rivedere tutti gli anticipi: Maniero is like a boss, ma poi chi lo marco, io? Completamente fuori posizione sul gol, panico negli occhi in marcatura stile quarta ginnasio alla prima ora di greco. E anche nel secondo tempo sembra quello più fuori fase della squadra, anche se di palloni ne arrivano di meno. Sul rigore subisce molestie tanto dal bomber barese quanto da Abisso. BULLIZZATO

RENZETTI 5 Mi permetto di rilevare, ancora una volta, il fatto che il ragazzo non sia ancora entrato nella mentalità di sacrificio che richiede la serie B. L’atteggiamento è di chi non si è ancora calato nella parte... Ma capisco che potrei sbagliare io in questa valutazione, quindi chiedo venia preventivamente se la cosa vi faccia arrabbiare, ma io vedo qualche centimetro in più che potrebbe correre e lui invece si ferma. Per scelta o per fiato non è cosa. Per quello che mi riguarda è ora di far spazio ad altri, fino a che non rientra in fase. CESENA NON È GENOVA

KONE 6 Forse uno dei migliori del primo tempo, viene lasciato in panca da Drago, che ridisegna il centrocampo per ridonare un’identità di gioco a Vitale e sfruttare la sua genialità. Da dire che il centrocampista colored si era fatto trovare in buone posizioni, giocando però troppo statico. SENZA DANNI (46' GARRITANO 6 La prima bella prestazione dell’esterno nella prima sconfitta bianconera. Sarebbe bello che fosse un prezzo da pagare per vederlo esplodere... SEGNALI)

CINELLI 5,5 È più lento di Cascione. Poi può anche infamare Abisso, ma il risultato non cambia... se chi deve ripartire non riparte non si fa da nessuna parte. Tanto vale andar su Marte a cercar calcio e vita in questo castello di carte. Che è poi il gioco bianconero. ALMENO LA RIMA

CASCIONE 6 Si continua a porre il tema della costruzione del gioco. Si continua a porre il problema della sua inutilità in fase di costruzione di gioco e della sua presenza fondamentale per fargli fare il quinto difensore. L’involuzione dell’atteggiamento offensivo bianconero gli sorride, ma è da capire quanto possa essere utile per puntare in alto: insomma, la morale è che se il Vecchio figura come uno dei migliori in campo, una marea di cose non hanno funzionato. ROVERELLA REVENGE (Dall’86' PANICO SV)

DI ROBERTO 6 Alla mezzora no look in area di sinistro direttamente sui piedi baresi: sotto di una rete sarebbe il caso di prenderla con un po’ più di serietà... queste le premesse. Il tema è che su punizione, propiziato da una barriera stile Vajont, la butta dentro, coronando un ottimo momento di grande intensità. Però non c'è molto di più nella sua prestazione. VALE IL GOL

VITALE 5 Le cose sono due: o l’aria di Bari è satura di chetamina o il ragazzo aveva scaricato tavoli di Amatriciamo Cesena da Servicefest, perché il ragazzo per i primi 45' non solo non si muove, ma pure le striscie bianche del campo gli danno la paranoia. Si inciampa, non tocca pallone, sbaglia gli appoggi anche nei pressi dell’area: in crescita nella ripresa ma comunque troppo macchinoso. IMPAURITO (Dal 73' SCHIAVONE 5,5 Un’ammonizione appena entrato: al contrario di Cascione contro il Carpi non riesce ad impattare sulla gara. NIENTE DI FATTO)

DJURIC 6 ... prende il pallone. ... si gira. ... sta per tirare. ... fa altro. Movimenti che erano fantasia fino ad un anno fa che sembra che si sia fatto un bagno nell’olio di Lorenzo ma dannazione se provasse pure a calciarla invece che farsi salire la beneficenza. Poi cosa gli vuoi dire: in una partita dove non ha la minima possibilità di trovare un pallone gli tocca andarselo a cercare e pure costruirlo: capocantiere in mezzo ad umaréll. MURATORE

 

DRAGO 5 Dire che la squadra non abbia giocato per un tempo non toglie responsabilità al tecnico crotonese, che non è stato ancora in grado di dare un gioco ai suoi uomini. In un nucleo praticamente nuovo si vedono tutti i limiti della costruzione da zero di un’identità di squadra: la risposta non è detto che sia solo la grinta e la legna. Non per un allenatore famoso per il bel gioco. Insomma, se vuol studiare da Bisoli tocca anche mettersi in quella forma mentale. TRASFORMISTA DILETTANTE

AC CESENA 5,5 Tanto cuore. Tanta corsa. Spirito di rivincita. Ma senza gioco gli episodi condannano e la vita diventa difficile. Che poi al pubblico bianconero piaccia più questo modo d’essere è innegabile: e, obiettivamente, quest’oggi ci stava il pareggio. Però non si può fare a meno di notare che ci siano dei problemi macroscopici in regia, anche se fa piacere vedere sacrificio. SACRIFICIO O SACRIFICATI