LA LAVAGNA - Cesena, ancora non basta

05.11.2017 13:00 di  Bruno Rosati   vedi letture
LA LAVAGNA - Cesena, ancora non basta
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

"Il cielo sopra il porto (di Chiavari) aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto". Parafrasando l’incipit del libro con cui William Gibson si è affermato come importante autore fantascientifico, si ha un quadro ben delineato di cosa sia stata la partita del Cesena. Tra l’altro, il porto di Chiavari dista appena un paio di chilometri dallo stadio.

C’è qualcosa di diabolico, un errore atavico, che porta sistematicamente il Cesena a farsi riagguantare dopo aver accumulato vantaggio. Questa enorme carenza si protrae ormai da anni e risulta difficile quindi imputare responsabilità specifiche a qualche singolo giocatore o all’allenatore di turno. Il pareggio nel finale contro il Foggia di qualche settimana fa rappresenta una sporadica ed isolata eccezione in cui il Cesena ha recitato la parte del carnefice e non della vittima.

L’occasione di calarsi nel ruolo di predatore nella terra ligure c’era tutta: la Virtus Entella, dopo il netto 3 a 0 contro il Brescia, che ha portato all’allontanamento di Boscaglia dalla panchina lombarda, aveva rimediato infatti un solo punto nelle successive quattro partite. Una situazione simile a quella già vista a Perugia, dove con un cinismo letale i bianconeri si erano accaparrati i tre punti, spingendo gli umbri ancora più giù.

L’avvio è incoraggiante, il primo squillo ospite arriva dopo appena sei minuti. Al trentacinquesimo minuto il raddoppio: Dalmonte serve in area Laribi, questo mette un pallone in mezzo e Jallow centra la sua personale doppietta. Se nelle ultime giornate il Cesena sta vivendo un momento positivo (o, se non altro, meno negativo) lo deve a questi tre giocatori su cui Castori sta cercando di consolidare tutta la squadra.

Al quarantunesimo però ecco le avvisaglie di quale sarà l’epilogo: Nizzetto fa partire un cross dalla sinistra, la palla sopraggiunge nei pressi dell’area piccola, Fulignati non accenna minimamente l’uscita e La Mantia realizza di testa il gol che permette ai padroni di casa di dimezzare lo svantaggio. L’atteggiamento del Cesena nella ripresa è da incubo. La prima azione degna di nota portata avanti dalla formazione cesenate avviene solo dopo l’ottantacinquesimo. Nel mezzo, ovviamente, il pareggio di Diaw, subentrato ad Eramo.

Il primo cambio è stato di nuovo una forzatura, con l’infortunio di Donkor, al diciannovesimo, che è stato sostituito da Rigione. Le restanti due sostituzioni sono state effettuate dopo il 2 a 2 e sono molto esplicative su quanto poco, al momento, Castori si fidi della rosa che ha a disposizione (Kone sostituisce Jallow, Cascione entra per Kupisz). In effetti non si può biasimare il tecnico marchigiano. Che l’intero organico non offra garanzie è una realtà sotto gli occhi di tutti. Da inizio stagione la squadra continua a soffrire di involuzioni costanti, anche nei contesti più favorevoli, con la partita indirizzata sui binari giusti.

La sentenza di questa giornata è nuovamente l’ultima posizione in classifica. Le altre squadre con gli stessi punti del Cesena hanno tutte vinto lo scontro diretto contro il Cavalluccio. A voler trovare aspetti positivi, il Cesena dopo tredici giornate ha 3 punti in più rispetto alla classifica dell’anno scorso. Contro gli ultimi tre avversari affrontati (Perugia, Novara e Virtus Entella), nel campionato precedente erano arrivati 2 punti su 6 gare; quest’anno sono 5 punti in 3 partite. A Chiavari in particolare, nelle due sfide contro i biancocelesti, il Cesena era sempre uscito sconfitto, pur disponendo di giocatori con più qualità rispetto a quelli di oggi. Altresì, la seconda trasferta consecutiva dalla quale si porta a casa un risultato positivo non è in assoluto etichettabile come negativa. Il punto però non basta per uscire dal pantano ed ora la strada si fa in salita. Sabato prossimo arriverà al Manuzzi la Salernitana. Una squadra in salute, che non perde praticamente mai e che, malgrado il pareggio con cui si è fatta recuperare dal Bari, non avrà problemi a raggiungere i play-off. Il Cesena dunque è chiamato ad alzare l’asticella: la striscia positiva di risultati portata avanti è indubbiamente buona cosa ma per raggiungere la salvezza ancora non basta.