LA LAVAGNA - Castori resta il faro del Cesena. I problemi nascono altrove.

18.02.2018 14:00 di  Bruno Rosati   vedi letture
LA LAVAGNA - Castori resta il faro del Cesena. I problemi nascono altrove.
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Cesena-Cittadella è stata una partita giocata da una squadra che vuol difendersi e una squadra che sa difendersi. I veneti sono stati per novanta minuti in totale controllo, hanno effettuato poche conclusioni verso la porta difesa da Fulignati ma tanto è bastato per portarsi in vantaggio e mantenerlo sino al fischio finale. Il tutto in totale controllo e tranquillità, neutralizzando completamente gli avversari. Queste sono qualità che i bianconeri possono solo invidiare al Cittadella.

Il Cesena ha provato a giocare la sua ormai solita partita, mostrando più accortezza di quanto non avesse fatto contro la Ternana, senza allungare la distanza fra i reparti. Un’impostazione indubbiamente volenterosa, con un atteggiamento meno rinunciatario rispetto a quello messo in campo ad Avellino. Il Cittadella però è di un’altra caratura rispetto a queste due compagini e si è visto.

L’imprecisione dei padroni di casa è stata troppa, si è perso il conto delle rimesse laterali battute male che hanno regalato la palla agli ospiti. Dopo il gol realizzato da Kouame, Schiavone e compagni si sono fatti prendere dalla frenesia del dover raddrizzare il risultato e ciò non ha fatto altro che agevolare ulteriormente il Cittadella. L’ingresso di Jallow ha contribuito a guadagnare qualche calcio d’angolo, e poco altro. Laribi era in giornata no, Kupisz è sembrato meno in forma di Vita (rimasto in panchina) ma anche il subentrato Chiricò ha prodotto poco. Con il senno di poi, è stato un peccato non provare a sfruttare Moncini.

Formazione sbagliata e cambi inconcludenti hanno acceso i riflettori sul periodo difficile che il Cesena sta attraversando. Castori rimane comunque il faro che deve dar luce a questa squadra e non può che essere ringraziato. Il Cesena oggi ha una precisa idea di gioco e questo lo si deve a lui. Sì, perché giocare per difendersi e ripartire magari non sarà originale ma rappresenta qualcosa di ben definito.

Il mister non è esente da colpe e le critiche è giusto farle, quando opportuno. Ciò però non deve distogliere l’attenzione dalle cause dei problemi del Cesena. Castori non fa parte di queste: se il Cesena non riesce a stare alla larga dalla zona play-out sin da inizio stagione non è colpa del mister. L’intero organico del Cesena ha un monte ingaggi decisamente superiore a quello del Cittadella, oggi quarto in serie B. Si può vivere non solo di prestiti e calciatori che si svincolano a fine mercato. La rosa va costruita con logica per poi essere messa a disposizione dell’allenatore. A Cesena, nella stagione in corso e nella precedente, così non è stato.