Toscano vattene

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: il trainer bianconero, alla faccia di chi soltanto 24 giorni fa ne chiedeva l’esonero, sta facendo qualcosa di straordinario. Intanto su e giù per lo Stivale…
17.11.2023 12:10 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Toscano vattene

Fa freddo a Perugia (-6) e a Pescara (-9). Molto freddo. Temperature ancora più agghiaccianti a Chiavari (-16) e a Ferrara (-18). Mai vista una ‘roba’ così a metà novembre. MAI. Davvero. E pensare che oggi, a Cesena, si veleggia attorno ai 16-17 gradi. E pensare che oggi, a Cesena, si può stare ancora (quasi) in maniche corte. Merito sicuramente di questo bel sole che sta scaldando ancora la città dei tre papi. Ma merito soprattutto di questo primato (in condominio con la Torres) che sta scaldando il cuore del Popolo Bianconero. Un popolo che non ne può davvero più di marcire in questa Fogna all’italiana ‘chiamata’ Serie C. Un popolo che, dopo aver ingoiato vagonate di bocconi amari al gusto (anche) di Matelica, Monopoli e Lecco, vuole riabbracciare al più presto quei palcoscenici cadetti ‘scippati’ dal tragico fallimento del 2018.

Si sta bene, lassù. In vetta. Diciamo pure benissimo. Anche perché la Virtus Entella e la Spal – dopo appena 13 giornate – sono già fuori definitivamente dai giochi che contano. Anche perché il vecchio Zeman, a Pescara, ha tante gatte da pelare. Anche perché il Perugia – seppur in ripresa – non pare così irresistibile. Anche perché solo gli irriducibili ‘targati’ Sassari sono convinti che questa (sempre più) sorprendente Torres durerà sino a primavera. Anche perché, questo Cesena che ha appena sbancato Chiavari da grande squadra (perdonatemi il paragone: vittoria un po’ alla Bisoli, quella maturata ieri sera in terra ligure), non ha nessuna intenzione di fermarsi. Soprattutto ora che, numeri a parte (30 punti raccolti su 39 disponibili, 12 risultati utili consecutivi, 33 gol fatti), Donnarumma & Friends hanno preso coscienza della loro forza. Forza fisica, tecnica e mentale.

Sembra ieri – ricordate, vero? – che, nei covi (reali e virtuali) della Romagna Bianconera, all’indomani dell’1-1 maturato col Pineto, nonostante il Cavalluccio fosse reduce da 6 roboanti vittorie consecutive e da un pari con il Sestri Levante, si urlava (scioccamente) a gran voce ‘Toscano Vattene’. O si invocava (inutilmente) il ritorno di Castori. Sembra ieri. Eppure, da allora, sono passati solo 24 giorni. Ventiquattro giorni in cui Toscano ha (ri)confermato, con i fatti, leggasi altri tre hurrà e un pari (quello di Gubbio) da tre punti, di essere l’uomo giusto (anzi, giustissimo) al posto giusto. Di essere il condottiero adatto a riportare il Popolo Bianconero in Serie B. Quella Serie B che, non prendiamoci in giro, questa volta – a differenza della scorsa stagione, dove quella Porcata Portieri in salsa calabro-americana ha compromesso tutto o quasi – non potrà non essere raggiunta. NON POTRÀ. Lo chiedono i tifosi. Lo chiedono gli Americani. Lo chiedono i bilanci.
 
 
PS 1: Quelli che… nemmeno il ‘miglior’ Modesto, a Chiavari, avrebbe schierato il bolso (diciamo pure irricevibile) Chiarello al posto dello scalpitante Berti
PS 2: Quelli che… ma la finiamo di fare le pulci a un allenatore che, dopo la partenza falsa di Olbia, contro tutto e tutti (arbitri e forfait compresi), ha saputo mettere via 9 vittorie e 3 pareggi?
PS 3: Quelli che… e comunque fa freddino anche a Rimini (-15), che pure è a un tiro di schioppo da Cesena
PS 4: Quelli che… il clima è impazzito: carissima Gretina Thunberg, c’è posta (pardon, lavoro) per te…