Il Cesena c’è. I tifosi pure. Gli Americani ancora no

Il debutto (da film horror) di Olbia è stato ampiamente riscattato, ora in casa bianconera si può guardare al futuro con moderato ottimismo. Anche se dietro la scrivania…
20.09.2023 10:15 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il Cesena c’è. I tifosi pure. Gli Americani ancora no

Subito due paroline su Mimmo Toscano. Mimmo Toscano che, in appena cinque giorni, grazie alle rigeneranti vittorie raccolte con Pontedera ed Ancona, è riuscito a riscattare l’abominevole ko rimediato al debutto ad Olbia. A scacciare tutti gli spettri che aleggiavano pericolosamente sulla sua testa. E, soprattutto, a zittire tutti coloro che – scioccamente – chiedevano la sua testa dopo appena 90'. L’ho detto più volte, su più fronti. Lo ribadisco anche in questa sede: il Cesena non è certamente la squadra più forte del Girone B, ma ha ugualmente tutte le carte in regola per giocarsela sino alla fine con le altre superbig (Spal, Pescara e Perugia in primis). Certo, siamo solo all’inizio di un lungo percorso pregno di insidie, trabocchetti e muscoli che – sigh – ‘saltano’. Almeno 2-3 elementi della rosa bianconera fanno ancora (più o meno colpevolmente) rima con nebulosa. Saber non ha perso la voglia di collezionare (sciocchi, inutili) cartellini gialli. E la coperta, in difesa, appare sempre un po’ troppo cortina (dietro alla triade Ciofi-Prestia-Silvestri c’è il vuoto, o quasi). Epperò, questa squadra, ha voglia di lottare. Epperò, il vecchio De Rose, pare il Re del Gerovital. Epperò si è sbloccato bomber Corazza. Epperò Cristian Shpendi vuole seguire le orme di suo fratello Stiven. Epperò Berti (che meriterebbe una maglia da titolare, almeno una volta ogni tanto: giusto mister?) e gli altri baby bianconeri muoiono dalla voglia di diventare grandi subito nella loro amata Cesena. Epperò, in questa stagione, in porta non ci sono due sedie a dondolo ma due veri portieri. Epperò nessuna altra squadra, in questa palude chiamata Serie C, ha un pubblico così. Nessuno.

Due paroline anche sugli Americani. Americani che una manciata di giorni fa, sul sito ufficiale della società bianconera, per presentare la nuova partnership tra il Cesena e la Food’s Rock (operatore F&B che offre i suoi servizi di ristorazione nei grandi eventi sportivi e musicali), hanno detto - parole loro, eh - che ‘…la nostra volontà è quella di rafforzare il legame con i nostri tifosi…’. Eccolo dunque qui, uno degli imperativi di Aiello & Friends: rafforzare il legame con i tifosi. Che a me, lo dico in tutta onestà, a leggere queste cose mi scappa un po’ da ridere. Cioè, spiegatemi bene. Questi Americani prima (una decina di mesi fa) arruolano contro il volere della Curva un ‘certo’ Scalabrelli. Poi (dopo l’eliminazione patita ai play-off col Lecco), dinnanzi a un intero Popolo che chiede ripetutamente lumi sulla sorte del Cesena, tengono la bocca vergognosamente chiusa per una quarantina di giorni. E adesso, di punto in bianco, dichiarano che vogliono rafforzare il legame con i loro tifosi. Cari Aiello & Friends, un consiglio disinteressato: il legame con i tifosi non si rafforza con bottigliette di minerale che costano quasi come l’acqua della Ferragni. Con la musica tenuta a palla al Manuzzi. Con quelle terrificanti reti para-palloni old style sistemate dietro la Curva Mare. No, il legame con i tifosi – vittorie a parte – si rafforza con il blocco dei prezzi. Con la chiarezza. Con il calore umano. Tutte cose che, francamente, in riva al Savio in questo ultimo annetto hanno latitato. Ma c’è ancora tempo per recuperare. Poco. Ma c’è.


PS 1: Quelli che… il Cesena, sabato sera in quel di Fermo, vince in scioltezza. Ad occhi chiusi. Con un filo di gas. Con almeno tre gol di scarto. Segnerà anche Pisseri di testa, in stile Provedel…

PS 2: Quelli che… in vista della trasferta di Fermo, hanno lo stesso ottimismo che può avere un politico iscritto al partito Forza Sud Italia che si candida alle elezioni a Merano