Tonucci: "Non sono un mercenario"

05.07.2013 07:56 di  Giovanni Guiducci   vedi letture
Fonte: Flavio Bertozzi per Romagnanoi.it
Tonucci: "Non sono un mercenario"
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© foto di Marco Rossi/Tuttocesena.it

Alla fine, Denis Tonucci, ha scelto l’Ajaccio di Mutu. Si è dunque chiusa (finalmente) martedì sera questa lunghissima telenovela che ha avuto come protagonista il 24enne difensore di Pesaro. E che ha incendiato gli animi di tanti tifosi e di Giorgio Lugaresi. Tonucci lascia così definitivamente la Romagna bianconera dopo cinquantaquattro apparizioni in campionato (30 delle quali sono state raccolte nella stagione appena terminata) infiocchettate pure da tre gol (tutti messi a segno nel 2013).

Tonucci, felice di questo approdo in Corsica?
“Felicissimo: ho incrociato le dita fino alla fine, avevo paura che qualcosa andasse storto in extremis. Invece, fortunatamente, tutto è filato per il verso giusto: ho firmato un biennale, mi sono già allenato con la nuova squadra, ora non vedo l’ora di cominciare ufficialmente questa avventura in Ligue 1”.

Ad Ajaccio, oltre a mister Ravanelli, ritrova una ‘vecchia’ conoscenza del Cavalluccio, Adrian Mutu.
“E di questo ne sono felicissimo. Primo perché Mutu è un grande campione. Secondo perché con lui posso parlare in italiano…”.

Il suo (peraltro annunciatissimo) divorzio col Cesena ha fatto tanto rumore. Ed ha incendiato il popolo bianconero. Qualcuno ha detto che lei è un mercenario.
“Io rispetto le idee di tutti, ma credetemi: Tonucci non è un mercenario! Voglio vedere quanti, al mio posto, sarebbero rimasti a Cesena. Di fronte a me avevo un’offerta bianconera che non trovava il mio gradimento, ma soprattutto la grande opportunità di potermi misurare con la A francese. I treni, quando passano, bisogna saperli prendere al volo”.

Molti si chiedono: ma perché lei non ha rinnovato lo scorso inverno?
“Perché la vecchia dirigenza mi aveva fatto un’offerta ridicola. Poi, con l’avvento del nuovo corso, le cose sono cambiate in meglio. Ripeto, però: mi sono guardato intorno e ho fatto la scelta più giusta per me…”.

Lugaresi non ha però affatto digerito la sua decisione di non continuare questo percorso bianconero.
“Ho saputo, e devo ammettere che sono rimasto male di fronte alle sue parole: ho sentito anche che ha detto che io, visto che ho deciso di lasciare il Cesena, non sono un vero uomo. Comunque sapete una cosa?”.

Dica.
“La mia stima nei confronti del presidente Lugaresi resta immutata. E sapete perché? Perché sono comunque consapevole dell’affetto che questa persona nutre per il Cesena”.

Un frammento della sua esperienza bianconera che custodirà sempre nell’album dei ricordi più belli?
“Il primo gol in campionato col Cesena non si scorda mai: mi piace dunque ricordare quella rete siglata al Vicenza lo scorso gennaio, proprio al Manuzzi. Comunque, la mia testa, è piena di ricordi in…bianconero. Li ho già portati via tutti con me in Francia…”.