A TE DEG ME #5 | “Ciao, sono un nostalgico del bel gioco di Drago... ”

27.10.2018 15:00 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
Sensi e mister Drago
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Sensi e mister Drago
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Michele: “Ciao, sono un nostalgico del bel gioco di mister Drago e dei playoff arrivati a giocare in serie B, ma posso garantire al buon Severi che questa notte dormirò tranquillo anche al pensiero che mister Angelini, in serie D tra i dilettanti, possa vincere dieci partite casalinghe consecutive battendo ogni record, cosa che mi auguro, da tifoso, con tutto il cuore. Anche perché Angelini - che da mister, in una piazza come Cesena, è chiamato ora a dare la prima grande, vera prova della sua carriera in fatto di capacità, personalità e sopportazione di una pesante responsabilità, e lo sta facendo giustamente senza tradire se stesso e il suo calcio offensivo - l'ho difeso in un'era calcistica preistorica quando giocava a centrocampo nel Cesena, che mi ricordo ancora uno 0 a 0 sotto la pioggia battente, contro il Torino - e non c'era mica la tettoia - in cui fu il migliore in campo alla faccia di un pubblico che non lo sopportava per il semplice fatto di avere i piedi buoni, sorte che a Cesena è toccata a lui e a tanti altri, persino a Salvetti.
Il modo francamente stucchevole e a tutto ego in cui Severi continua a tirare in ballo mister Drago come simbolo di tutto ciò che a Cesena è fallito dal punto di vista tattico - quando c'è gente che si è spellata le mani ad applaudire Sensi, Kessie, Caldara, giovani totalmente sconosciuti a cui Drago ha dato fiducia - dimostra soltanto la volontà di imporre ad ogni costo il proprio punto di vista attraverso la posizione privilegiata di cui gode, come se ci fosse un solo ed unico "credo calcistico" valido, e cioè il suo, con una cocciutaggine e con i paraocchi che aveva la stessa gente che criticava Angelini, Salvetti e tutti quelli che a Cesena, davanti a chi aveva occhi solo per il modello Piraccini da Ronta, hanno provato a giocare un calcio estroso o di costruzione nell'insofferenza generale di chi non aspettava altro che palla lunga e pedalare. Forza Cesena”.

TUTTOCesena rispondeTrovo bellissimo condividere al 100% una mail scritta in teoria per criticarmi, ma è tutto vero. Salvetti non mi è mai piaciuto e Piraccini è uno dei miti della mia terra al pari del suo quasi vicino di casa Pierino Brunelli. Sono dogmatico, ma non per colpa mia: fino agli anni '80 la Romagna era divisa tra il culto per la Chiesa Cattolica e quello per l'Unione Sovietica, istituzioni in cui il centralismo democratico è sempre stato piuttosto forte. Ricordo due cose su Salvetti: primo, che a Cesena ha giocato bene perchè aveva le spalle coperte da un certo Manolo Pestrin, secondo non ha mai vinto niente mentre un Carneade come De Feudis ci ha portato due volte in A. Risposta di Stefano Severi