LA VOCE. Foschi: “Il problema del nostro calcio non sono le plusvalenze ma la Lega”

Fonte: Gian Piero Travini per La Voce di Romagna
LA VOCE. Foschi: “Il problema del nostro calcio non sono le plusvalenze ma la Lega”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’intervista di Rino Foschi pubblicata su La Voce di Romagna in edicola oggi.
 
Foschi, com’è possibile che uno scafato come lei non sapesse della situazione del Parma?
Io so se una società naviga bene o male. Stop. Poi magari leggo il Sole 24 Ore e scopro che anche il Genoa è messo malissimo. Ma questo è un conto. Per me era impossibile conoscere la situazione del Parma… perché era completamente diversa da qualsiasi altra cosa sia successa.

In che senso?
Dai tempi del Trento, del Modena… io so cosa ho fatto. So cosa ho fatto ovunque, a Palermo come a Cesena. Ho fatto ammortamenti giusti e sbagliati. Le plusvalenze sono un’arma a doppio taglio. Ma gli errori sono una cosa, il dolo un’altra. E a Parma dovrebbero tutti vergognarsi di quello che hanno fatto.

Le plusvalenze sono un male del calcio?
Sono semplicemente debiti rimandati, non prendiamoci in giro. Sono perfettamente legali, ma il rischio di abusarne c’è. Ma il problema è solo marginale.

Dov’è il vero problema del calcio italiano?
Che non esiste più. Da 15 anni dico che il calcio è fallito. Servono leggi nuove, chiare, serrate. Ma chi dovrebbe farle è proprio chi a queste leggi si oppone. Guardate cosa è successo in Federazione. Tavecchio presidente. In Lega c’è gente che il calcio non lo ama. Non ci sono più i Manuzzi, i Fraizzoli, i Viola… sono tutte poltrone politiche. E’ lì il problema.

I presidenti sapevano del Parma?
La Lega lo sapeva. La Lega è composta dai presidenti. Anche indirettamente le responsabilità di questa situazione ci sono, perché i presidenti hanno eletto Tavecchio.

Ma nemmeno loro hanno agito.
C’è comunque qualcosa di strano pensando alla gravità della situazione di Parma. Ma più che distribuire le colpe, bisognerebbe pensare a come evitare che si ripeta un caso del genere.

Galliani è contrario al tetto salariale.
“n Spagna il mercato del Barça è bloccato. Il fair play finanziario in Francia è realtà. In Inghilterra Cellino è stato costretto a dimettersi dal Leeds per problemi in Italia… quello è calcio serio. Qua la Lega si gioca 1047 milioni di euro a stagione. Son soldi veri. E il Parma viene venduto a Taçi, poi a Manenti, poi se arriva un poveretto con 1 euro diventa presidente… Non è normale.

Il campionato è falsato?
Mi pare evidente.

Richiederete il blocco delle retrocessioni?
Non è di mia competenza farlo. Io penso al futuro: combatterò perché le regole cambino. E non sarò solo: il caso Parma è un punto di non ritorno del calcio.