Il Manuzzi potrebbe ospitare qualche gara della serie A 2019-2020

Lo stadio Rigamonti di Brescia necessita di un restyling e la soluzione momentanea più gradita alla città lombarda potrebbe essere Cesena.
22.02.2019 13:00 di Bruno Rosati   vedi letture
Fonte: Giornale di Brescia
L’ex bianconero Rodríguez
L’ex bianconero Rodríguez
© foto di Elive Brescia

La lotta fra Cesena e Matelica per accaparrarsi la promozione è ancora del tutto apertissima. Eppure, già dal prossimo agosto la serie A potrebbe tornare di scena in Romagna. Potrebbe, stando a quanto riportato dall’edizione del 15 febbraio del Giornale di Brescia.

Al momento, le Rondinelle si trovano in testa alla classifica di Serie B e, in vista di un’eventuale promozione, le condizioni attuali dello stadio Mario Rigamonti non lo renderebbero utilizzabile nella massima categoria. La serie A prevede infatti una capienza minima di ventimila posti per le strutture in cui vengono disputate le gare, sebbene negli ultimi anni siano state fatte molte eccezioni a questa norma. L’impianto sportivo di Mompiano al momento riversa in condizioni critiche: per ragioni di sicurezza, la curva Sud è chiusa ormai da anni mentre dalla stagione in corso è inaccessibile anche la gradinata bassa. Una situazione tale non consente alcuna deroga per cui urgono al più presto lavori di ammodernamento.
Ormai da anni, a Brescia si parla della costruzione di un nuovo stadio, possibilmente in una zona che garantisca maggiore viabilità rispetto a dove è situato oggi il Rigamonti e che rimanga al massimo poco lontano dai confini del comune. Nel mese corrente, l’amministrazione comunale ha pubblicato un bando per raccogliere manifestazioni d’interesse per la realizzazione e gestione del nuovo stadio. Di recente un team di imprenditori italo-australiani, guidato da John Caniglia e Andrew Lawson, si è detto pronto a presentare il proprio progetto.

Una soluzione simile, ovviamente, non potrebbe mai essere pronta per l’inizio del prossimo campionato. Prende dunque sempre più piede la strada indicata dal presidente del Brescia Calcio, Massimo Cellino, ovvero la sospensione del bando e l’avviamento di una ristrutturazione leggera del Rigamonti da effettuare in estate. Il campo verrebbe spostato verso la tribuna principale, costruendo poi nuove gradinate in tubolari sugli altri tre lati.
Un espediente temporaneo, in attesa della costruzione di uno stadio più moderno, che permetterebbe ai tifosi bresciani di potersi godere la massima serie nella propria città. Ma anche in questo caso non è detto che i lavori siano ultimati in tempo per la prima giornata. Il Brescia potrebbe quindi dover giocare qualche partita su campo neutro. Ed è qui che si fa viva la possibilità che venga scelto l’Orogel Stadium Dino Manuzzi.
Lo stadio di Cesena è un fiore all’occhiello fra gli impianti sportivi in Italia. E, in virtù del gemellaggio fra i tifosi del Cavalluccio e quelli biancoblù, eviterebbe ai supporter della Leonessa d’Italia di migrare in massa verso città con le quali i rapporti sono più tesi, fornendo perciò più sicurezza nell’ordine pubblico.

Nel caso dovesse verificarsi quanto scritto in precedenza, non sarebbe la prima volta con le Rondinelle padrone di casa al Manuzzi. Il 13 settembre del 1992, a causa della squalifica del Rigamonti, il Brescia giocò “in casa” a Cesena contro il Torino. Gli uomini di Lucescu non riuscirono a superare la difesa dei granata, allenati da Mondonico, e la partita terminò 0 a 0.
Andando più indietro nel tempo, ma quella volta si trattò di campo neutro, il 24 giugno del 1989 a Cesena il Brescia vinse lo spareggio per evitare la retrossione in serie C, ai danni dell’Empoli; un match tiratissimo, dove le squadre coinvolte non riuscirono a segnare, che si concluse soltanto ai calci di rigore.