Tanti auguri, Cavalluccio! Ottant’anni e (non) sentirli!

Auguri di ♥♥♥.
20.04.2020 19:00 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
Tanti auguri, Cavalluccio! Ottant’anni e (non) sentirli!
© foto di Renato Vaienti

“Chi prende i sessanta, chi arriva agli OTTANTA. Ebbene sì: nella speranza che il cielo torni ad essere sempre più blu (sia metaforicamente che non), il nostro amato Cavalluccio si appresta a raggiungere un traguardo ragguardevole!

Domani infatti sarà l’ottantesimo anniversario della fondazione del Cesena calcio. Una lunga storia, intrisa di imprese inaspettate e di qualche doloroso capitombolo che ha il dovere di continuare e di essere portata avanti nel segno della propria tradizione. Bruciano ancora le cicatrici inferte dal fallimento del luglio 2018, in assoluto la pagina più buia di questi sedici lustri; ma il Cesena, alla stregua della propria gente, non molla ed è capace di rialzarsi anche dopo una brutta batosta.

In attesa dei festeggiamenti di domani, abbiamo pensato di servirvi come ‘aperitivo’ un nuovo episodio della nostra ‘disco-rubrica’. Così, dopo le dichiarazioni d’amore del presidente Dino Manuzzi, ecco a voi nuovi frammenti sonori delle radiocronache del campionato 1972-1973, culminato con la prima storica ascesa in Serie A.
La prima rete descritta è il gol del 2 a 1 messo a segno dal centrocampista Battista Festa ai danni del Varese, sigillo della vittoria avvenuta alla decima giornata (il 19 novembre 1972).
Il secondo gol sancisce l’exploit esterno allo stadio Franco Fanuzzi di Brindisi, realizzato da Ariedo Braida.
Anche la terza rete sancisce una vittoria in trasferta e viene siglata da Maurizio ‘micio’ Orlandi al Giuseppe Sinigaglia di Como.
L’ultimo gol porta a sua volta la firma di un cesenate doc, vale a dire Otello Catania. Grazie alla sua marcatura, i bianconeri superano la Reggina per 2 a 1.
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Nella speranza di ritrovarti quanto prima, ancora buon compleanno, Cavalluccio. Da tutti noi che viviamo in baracca, sudiamo il salario, amiamo l’amore e i sogni di gloria.


Prodotto da Giorgio Cajati, realizzato da Giorgio Contarini. Studio di registrazione Fonostereorama Equipe Dischi, Milano.
Gentilmente offerto dall’archivio privato della famiglia Rosati.