Sammarco torna al 2011 “Una cavalcata straordinaria”

L’ex della gara contempla la scelta di tanti tifosi nel “gioco” della Top 11 degli anni ’10
17.01.2020 08:00 di Patrick Lavaroni   vedi letture
Sammarco torna al 2011 “Una cavalcata straordinaria”
© foto di Virtus Verona

In tempo di calciomercato invernale, ecco un vecchio acquisto bianconero della sessione di Gennaio. Paolo Sammarco è approdato alla Virtus Verona ad ottobre. Dopo anni di Serie A e B, il centrocampista ci dice la sua sul campionato di Lega Pro.

Sammarco, che stagione è quella della Virtus?
“Buona per gli obiettivi della società. Vogliamo la salvezza e per ora siamo sopra la media. Il girone di ritorno è però spesso più difficile, noi quindi stiamo sempre in allerta”.

Che partita sarà domani?
“Una gara dura, il Cesena gioca bene anche se non ha raccolto così tanto. Il Manuzzi è bellissimo, giocarvi è un’emozione ma allo stesso tempo non è facile. Noi siamo carichi e faremo la nostra partita in ogni campo come sempre. Di certo loro vorranno vincere”.

Ha già avuto che fare con qualcuno degli attuali bianconeri?
“Nessuno tranne Agliardi, eravamo nelle nazionali giovanili fino all’U21. Gli altri sono tutti giovani… De Feudis ha la mia età ma non ci siamo mai incrociati”.

Per lei si è appena conclusa la fortunata avventura ciociara.
“Frosinone è stata una rivelazione. Tanti anni concisi con due promozioni in Serie A; qualcosa di difficile di ipotizzare all’inizio. Lì mi sono sentito bene, ho incontrato tanta gente. C’è ancora un gran rapporto con i miei ex compagni e degli amici conosciuti in città”.

Lei che è “fresco” di categorie superiori. Che differenze nota in C con la iper-equilibrata B?
“Ci sono 5-6 squadre superiori alle altre. Anche a livello di fisicità è diverso, forse per compensare proprio il divario tecnico. I campi invece non sono tutti all’altezza della situazione”.

Cosa rappresenta la C per i giovani?
“Sicuramente è un campionato dove possono farsi le ossa. Oggi c’è spazio anche per i ragazzi che arrivano dalla D. Ai miei tempi era l’ideale per chi usciva dalla Primavera. Oggi dalle giovanili delle grandi squadre si arriva subito anche in B; così il primo professionismo ha un occhio di riguardo per i migliori della D”.

Qual è la ricetta per far bene in B da neopromossa?
“Se vinci la C hai già qualcosa in più degli altri. Fu il caso del Frosinone. È un bene che resti lo stesso allenatore; si parte da una base buona .Poi l’entusiasmo per la promozione dà convinzione e slancio”.

Un commento sull’esperienza a Cesena.
“È stata veloce, purtroppo di soli sei mesi. Abbiamo fatto una straordinaria cavalcata. Ero arrivato in un momento di difficoltà e raggiungemmo un risultato insperato. Il ricordo è positivo: anche a livello logistico sono stato bene in città e con la sua gente”.

Data la fine del decennio abbiamo giocato a costruire la top 11 bianconera degli anni ’10. Il suo ex compagno Jiménez ha dominato in attacco.
“A Cesena Luis è stato uno dei più grandi che sono passati e la squadra ha tanta storia…accarezzava il pallone come pochi. Un ragazzo d’oro, bello essere stato suo compagno. Anche in allenamento faceva cose da pochi; merita una certa considerazione”.