Lauro: “Riparto da Castelfidardo. E magari un giorno torno a Cesena…”

L’ex bianconero allenerà i marchigiani: “Dopo aver attaccato gli scarpini al chiodo avevo scelto la…campagna. Ma poi non ho saputo resistere al richiamo del mio primo amore…”
29.06.2019 18:00 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Lauro che presidia la fascia
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Lauro che presidia la fascia
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Lunga vita (in bianco e nero) a Corrado Augusto Patrignani. Ad Alfio Pelliccioni. A Francesco Modesto. Se per un attimo chiudo gli occhi, però, vedo già il Cesena del…futuro. Il Cesena dei…sogni. Con Giuseppe De Feudis nel ruolo di Presidente. Con Davide Biondini che fa il direttore sportivo. E con un ‘certo’ Maurizio Lauro seduto in panchina. A dirigere, assieme al suo fedele ‘secondo’ (magari Manolo Pestrin…), il suo amato Cavalluccio operaio.

Lauro, la vera sorpresa dell’estate è che lei ripartirà dalla terra delle fisarmoniche...
“Negli anni passati ho fatto il collaboratore di Cornacchini all’Ancona, il vice di Cudini alla Sangiustese. Nell’ultima stagione ho allenato gli Under 16 dell’Ascoli. Adesso, invece, sono pronto per la mia prima ‘vera’ esperienza in panchina. Al Castelfidardo (vecchia conoscenza del Cesena, ndr). Parteciperemo al campionato di Eccellenza marchigiana. Anche se il club ha ancora qualche piccola speranza di essere ripescato in D…”.

Lauro più che mai dentro il mondo del pallone, dunque. E pensare che, una manciata di anni fa, lei si era messo a fare il contadino…
“Vero, vicino a Cesena. Avevo appena attaccato gli scarpini al chiodo, non avevo ancora metabolizzato il dispiacere per quel maledetto infortunio che mi ha fatto smettere anzitempo col calcio giocato. Si stava bene, in campagna. Ma, giorno dopo giorno, mi è presa la nostalgia. Ho sentito il bisogno di fare un passo indietro. Di tornare al mio primo vero grande amore. Lo so bene, il calcio non è più quello di una volta: fra società che falliscono, rivoluzioni in corsa dei campionati e casini vari…qui ormai non si capisce più niente. Però il pallone è sempre il pallone.…”.

Che ci dice del nuovo allenatore del Cesena?
“Lo conosco bene, Modesto. Ci ho giocato assieme sia ad Ascoli che a Reggio Calabria. Ho visto che, alla sua prima esperienza con i professionisti, in quel di Rende è riuscito a fare un grande campionato. Mi auguro che possa fare bene anche a Cesena, in questa piazza così passionale ma anche così esigente. Non chiedetemi però dove possono arrivare i bianconeri. Perché proprio non lo so. Certo, sarà difficilissimo tenere testa a certe corazzate del nord (vedi Monza e Vicenza, ndr) che hanno tanti soldi da spendere…”.

Magari fra qualche anno, sulla panchina del Cesena, ci sarà seduto proprio lei…
“Mai dire mai, sognare non cosa niente. Prima di poter ambire alla panchina del ‘mio’ Cesena, però, ne dovrò fare di strada (sospirone, ndr). Sono appena all’inizio del mio percorso, mi aspetta una lunga e dura gavetta. Io però sono bello carico e bello motivato, le sfide complicate mi hanno sempre appassionato. Ora però scusatemi, devo scappare. Sono qui a Coverciano per prendere il patentino di Corso Uefa. Ho una lezione che mi aspetta…”.