C'è un grande prato verde

14.02.2019 07:00 di  Stefano Severi   vedi letture
C'è un grande prato verde

1. Peccato sia finita così: 100 anni di Forlì sarebbero stati da onorare in tutt’altra maniera. Il Cesena era felice di essere partecipe di una serata di gala dei cugini biancorossi ma questa partita resterà alla storia solo per lo squallido finale.

2. E dire che raramente, in una terra così ricca di campanilismi come l’Italia, si possono trovare due città così vicine e così profondamente unite da un sentimento di amicizia. Una partita tra amici, l’avevano definita i tifosi. Proprio per questo quello che è accaduto nel finale offende non solo Cesena ma anche (e soprattutto) Forlì.

3. Perché sono tantissimi i forlivesi che in queste ore si stanno vergognando di quanto accaduto e certamente non meritano questa gogna. Soprattutto non dopo aver perso con mille recriminazioni un derby giocato alla pari con la capolista.

4. C’era anche la memoria di Vittorio Zanetti, capitano delle due squadre recentemente scomparso, da onorare, così come in estate le due società si affrontano nel sentitissimo memorial Sirotti, dedicato ad uno dei figli migliori di Forlì caduti con eroismo nell’epoca delle stragi di stato e delle bombe sui treni.

5. In queste ore spopola sul web il video del presidente biancorosso Gianfranco Cappelli che nega al Cesena FC l’uso della stampa e quello dei cronisti di Teleromagna aggrediti da una persona poi identificata nel precedente presidente Stefano Fabbri.

6. Eppure, a riprova del legame che comunque intercorre tra Forlì Fc e Cesena Fc, questa mattina i due presidenti, quello attuale e quello passato, prenderanno carta e penna per porgere le scuse ufficiali ai bianconeri e alle due città coinvolte.

7. Non a caso la società di Fabbri, la Romolo Venturelli, in estate era stata selezionata tramite affidamento diretto, motivato da criteri d’urgenza riconducibili al fallimento dell’AC Cesena, per ripristinare il manto erboso dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi.

8. La scelta del Comune di Cesena se da un lato costituisce una bella vetrina per la Venturelli visto che il Manuzzi sarà sede degli Europei Under 21 dall’altro rappresenta motivo di orgoglio per i forlivesi perché Palazzo Albornoz è particolarmente severo nell’esigere criteri non solo economici ma anche etico-morali da parte delle imprese alle quali affida i propri bandi. Ergo, il Comune lavora solo con aziende dal profilo morale irreprensibile e la Romolo Venturelli, all’atto dell’affidamento del bando, è stata ritenuta tra queste.

9. Se da un lato quindi il Cesena è stato di fatto cacciato dall’impianto forlivese, dall’altro gli uomini di Fabbri dovranno comunque tornare, e di frequente almeno fino agli Europei, al Manuzzi. Il manto erboso sembra reagire bene, soprattutto ora che le gelate dovrebbero essere alle spalle, ma la situazione va costantemente monitorata: la pendenza del campo (centro rispetto ai lati) potrebbe non essere ancora ottimale per un fondo in erba naturale, il funzionamento dei due tipi di erba piantata va verificato (onde riavere chiazze gialle dovute alla gramigna secca) e il drenaggio dell’acqua nello strato di materiale organico va seguito con cura.

10. Dulcis in fundo va verificata la tenuta del campo a fronte di un impegno medio di una partita a settimana, quando probabilmente l’ideale per far riposare l’era sarebbe una partita ogni quindici giorni. Ecco, con tante questioni ancora aperte scoppierà presto la pace tra Cesena e Forlì.