Da Campobasso: “Cesena, non sei solo in questo inferno”

Il ds del Campobasso svela una realtà per molti versi analoga a quella bianconera
29.03.2019 18:00 di  Patrick Lavaroni   vedi letture
Luigi Mandragora
Luigi Mandragora
© foto di Telemolise

Campobasso-Cesena, molto in comune nonostante 450 km di distanza. Due realtà con una storia importante e tanta voglia di dimenticare un passato societario che le ha portate lontane dai palcoscenici di competenza. È il direttore sportivo dei molisani, Luigi Mandragora, a raccontarci come non solo una squadra, ma un’intera città, abbia fame di grande calcio.

Buongiorno direttore, ci racconti qualcosa su di lei.
“Sono alla prima esperienza in una prima squadra e nel campionato di Serie D. Sono consapevole del compito arduo ma ringrazio i miei presidenti Mario Gesuè e Nicola Cirelli per avermi dato l’opportunità di lavorare in una piazza dal passato così glorioso”

E com’è il bilancio di questa prima stagione?
“Diciamo che può essere considerato positivo. Il 26 luglio 2018 abbiamo acquisito la società, la partenza per il ritiro era programmata per il 6 di agosto. È stato difficile allestire la squadra in così poco tempo e anche grazie al mercato di dicembre abbiamo superato le nostre difficoltà iniziali. Ci siamo anche attaccati al treno playoff ma dopo un normale calo fisiologico ci siamo concentrati sull’ottenere il prima possibile la salvezza matematica”

Cosa bisogna temere del Campobasso?
“Sicuramente il nostro pubblico. Noi puntiamo sul fatto che possa essere il nostro dodicesimo uomo in campo e in queste occasioni viene fuori la Campobasso che ama il calcio. Il Cesena a Campobasso avrà vita dura”

Quanto è complicato oggi fare calcio a questi livelli?
“Molto complicato, abbiamo ereditato una situazione debitoria che è stata sistemata in pochi mesi. In una città blasonata non è facile trasmettere alla gente tutti i sacrifici fatti, ma sono convinto che col lavoro svolto giorno dopo giorno il pubblico capirà che siamo una proprietà seria che vuole riportare Campobasso dove merita di stare”

Infine, chi prevarrà tra Cesena e Matelica?
“In questa lotta ci sentiamo un ago della bilancia dato che dobbiamo ancora affrontare entrambe le squadre. Posso dire che sarà una bella lotta ma vedo ancora favorito il Cesena. Ha giocatori di categoria superiore e credo che alla fine la spunterà”