Italia-Ungheria, l’altra faccia della medaglia

08.06.2022 14:16 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
Italia-Ungheria, l’altra faccia della medaglia

Questa mattina il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha pubblicato un post sui social in cui ringrazia le forze dell’ordine per aver “garantito che tutto si svolgesse sempre in sicurezza” e la FIGC “per l’impeccabile organizzazione”. Al tempo stesso i media descrivono la giornata idilliaca vissuta da Cesena, con il corteo di quasi duemila ungheresi che ha attraversato il centro storico fino al Dino Manuzzi.
Tutto molto bello, compresi i cori a Benito Mussolini (link minuto 1'25") scanditi dalla tifoseria magiara, storicamente di estrema destra e omofoba. Stranamente nessuno ha visto, nessuno ha sentito – restano solo le tante testimonianze presenti in rete come questa – e nessuno, nemmeno il sindaco, si è lamentato. Più o meno nelle stesse ore nell’altra partita dello stesso girone, alcuni tifosi inglesi a Monaco di Baviera venivano arrestati per aver fatto il saluto romano. A Cesena invece tutto bene.
E l’ordine pubblico? Perfetto? Se perfetto si può definire un piano che porta, sia prima che dopo la partita, diverse decine di ultras ospiti a spasso dietro alla curva di casa, allora forse è andato tutto alla perfezione. Gli ultras del Cesena – non gli Ultras Italia, creatura mitologica del mondo del tifo tricolore – erano tutti presenti per difendere il proprio ritrovo, il proprio territorio. Una novità, certo, visto che in tutte le ultime uscite interne della nazionale (ultima Bologna) nessuno si era presentato.
Così come era ben noto che gli ultras ospiti, molto ben assortiti, non si sarebbero sottratti alla fama che li precede. Così è stato, quella

parte di ungheresi che ha cercato (e trovato) il contatto è stata respintia. Ma tra i tifosi di casa resta molto comunque l’amaro in bocca: proprio al Bombonera, lo storico ritrovo, bianconeri ed ungheresi erano insieme a bere sin da metà pomeriggio, senza alcun problema.
Con l’avvicinarsi della partita la tensione è aumentata: stranamente, e contrariamente a quanto avviene in qualsiasi partita di campionato con un terzo degli spettatori, nella rotonda Azeglio Vicini non era presente alcuna camionetta della polizia. Proprio in quel punto si sono quindi radunati, anzi nascosti, alcuni ungheresi incappucciati e pronti all’azione, scoperti dalle sentinelle di casa e protagonisti dal primo contatto. Anche nel post partita il deflusso dei magiari non ha seguito il percorso pianificato e sono scoppiati nuovi disordini dietro alla Mare. 
Poi quello che è accaduto al Bombonera è testimoniato dai tanti video che in queste ore stanno circolando in rete che documentano la reazione delle forze dell’ordine. 
In generale lo spettacolo offerto dall’Orogel Stadium Dino Manuzzi è stato splendido, grande colpo d’occhio e grande promozione per Cesena. Bellissimo vedere anche tante famiglie, di entrambe le nazionalità, sugli spalti. Però la perfezione è un’altra cosa.