I benefici portati dall’Integration League. Anche a Cesena
A margine della conferenza stampa di mister Toscano, c’è stato modo inoltre di parlare dell’importante progetto denominato Integration League. Un’iniziativa portata avanti dalla Lega Pro, cofinanziata dall’Unione Europea e supportata da UNHCR e Project School.
Si è trattato di un torneo misto che ha visto coinvolti cittadini locali insieme a rifugiati, richiedenti asilo, titolari di protezione sussidiaria e temporanea.
Una competizione mista con l’intento di fare del campo da calcio un luogo di relazione e di incontro. Una proposta ai territori per venire incontro alle loro esigenze di integrazione e inclusione, per dialogare con le istituzioni e le comunità locali nell’ottica di costruire un ponte fra persone, così come solo lo sport può fare.
Alla stregua di quanto accade con il format della Lega Pro, la stessa Integration League si è suddivisa in due fasi tra regular season e play-off (qui denominati “fase finale”) che si sono svolti lo scorso 25 giugno.
A prendervi parte sono state otto squadre di calcio provenienti dalla Lega Pro (Ancona, Cesena, Reggiana A, Reggiana B, Fidelis Andria, Monopoli, Potenza e Virtus Francavilla), il cui team era composto da sedici persone equamente ripartite fra otto cittadini locali e otto rifugiati e richiedenti asilo. La stagione, con tanto di regolari allenamenti, si è svolta sull’arco di cinque mesi ed ognuna di queste squadre così assortite è stata a stretto contatto con il rispettivo club che ha aderito all’iniziativa: si sono allenati nelle loro strutture messe a disposizione e supportati dallo staff.
La giornata di oggi, a distanza di qualche mese dalla conclusione di tale iniziativa, è stata utile per conoscere due ragazzi che hanno fatto parte del Cesena in questa competizione e conoscere le loro sensazioni a riguardo.
I due ragazzi, uno originario del Togo e l’altro del Senegal ma residenti entrambi in Italia sin dalla tenera età, hanno espresso tutto il loro entusiasmo riguardo al progetto e agli effetti che ha avuto sull’intero gruppo che si è andato a formare. La squadra si sente ancora oggi su una chat Whatsapp condivisa ed è molto attiva specie per quel che concerne l’aiutarsi con la ricerca del lavoro. Un’iniziativa che entrambi si augurano possa aver seguito e non limitarsi ad una sola singola edizione.