Drago: “Non potevo rischiare subito né Sensi né Kone”

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Drago spiega le scelte della formazione iniziale con il centrocampo a due e con Sensi e Kone entrambi in panchina: “Era  quello il modulo che mi dava più garanzie, in pratica giocavamo quasi uomo contro uomo, cioè in nostri due mediani sulle loro mezzali e il nostro trequarti sul loro mediano. Pensavo fosse il modulo migliore per fare male allo Spezia, ma non è andata così. Nel primo tempo abbiamo avuto delle difficoltà quando lo Spezia ci veniva a prendere alti, ci aggrediva non facendoci giocare dal basso e noi abbiamo abusato un po’ troppo la palla lunga per Djuric. Nel secondo tempo abbiamo fatto girare palla più velocemente, li abbiamo messi in difficoltà, siamo riusciti a pareggiare, ma purtroppo il secondo gol ci ha condannati”.
Ma non si poteva rischiare almeno uno dei due tra Sensi e Kone e mettersi in mezzo a tre come lo Spezia? “No, non era possibile - replica Drago - perché non avevo giocatori al massimo della condizione. Non c’era la possibilità di mandare in campo dal primo minuto Kone, che veniva da 15 giorni di stop, che non era  disponibile per la gara di Avellino e quindi  buttarlo dentro questa sera non sarebbe stato giusto. Lo stesso Sensi dopo la contusione al ginocchio gli si era gonfiato e perciò non era in condizione. Poi nell’emergenza, cioè dovendo recuperare il risultato è logico che non si guarda più la condizione fisica e al 50’ li ho fatti entrare”.