Foschi-Camplone, che pasticcio!
Sabato 13 maggio: Pro Vercelli e Brescia impattano 2-2 al Silvio Piola e il Cesena è salvo matematicamente ancora prima di scendere in campo a Trapani. La successiva vittoria contro i siciliani sarà poi la ciliegina sulla torta che proietta i bianconeri tra le migliori squadre del girone di ritorno.
Da quel sabato sono passati 18 giorni (mancava ancora una giornata di campionato) e anzichè iniziare a programmare immediatamente la nuova stagione il Cesena sta ancora cercando di capire chi sarà il direttore sportivo della prossima stagione e conseguentemente se Camplone resterà alla guida della formazione romagnola.
Rino Foschi vorrebbe smettere e si tratta di una scelta principalmente personale, non dettata dalle condizioni lavorative. Alla sua età e dopo una carriera di primo piano avrebbe voglia di riposarsi un po', di concedere un po' di pausa al suo fisico sempre sotto pressione e di godersi la sua città, Cesena, senza stress. Sarebbe una scelta più che rispettabile, anzi comprensibile. Foschi resterebbe comunque nella storia come una delle persone che ha fatto grande Cesena. Lumezzane 2004 e Latina 2014 restano i suoi due capolavori, firmati certamente con due allenatori come Castori e Bisoli, non propriamente gli ultimi arrivati.
Però - perchè c'è un però - una ulteriore settimana di tempo per decidere il futuro è una settimana sprecata. Foschi avrebbe già deciso da tempo ma è stato il Cesena, con Lugaresi in primis, a chiedergli di prendersi altro tempo per decidere se restare o meno. Tempo fondamentalmente sprecato perchè questo discorso sarebbe stato da affrontare 18 giorni fa e non a fine maggio.
In tutto questo c'è un allenatore che ha fatto un mezzo miracolo a Cesena, ovvero Andrea Camplone, che ha trasformato una squadra da candidata alla retrocessione a possibile concorrente dei play off, che è letteralmente in riva al mare, nel suo stabilimento balneare, ad attendere sviluppi da Cesena.
Farsi sfuggire Camplone sarebbe una follia gigantesca, che resti scritto a caratteri cubitali nel cielo. Ora Cesena merita chiarezza. Al più presto, nel rispetto del ruolo di tutti, tifosi compresi.
L’ex difensore bergamasco, oggi divenuto allenatore nella sua terra orobica, ci parla dei grandi successi ottenuti dai club in cui ha militato per più tempo.
La gara, quella di Sassari, cerchiata sul calendario da mesi da tutti i tifosi bianconeri, è pressoché irrilevante su ambo i fronti, benché la Torres non sia ancora sicura del secondo posto.
