LE PAGELLAZZE DI CESENA-PERUGIA | Balzano, balzi e idee balzane

Il pugliese lo vogliamo cattivo come Mentana e non democristiano come Gramellini; Agazzi certezza; Schiavone completamente fuori fase; Drago graziato dalla forma perugina e dalla generosità di Bucchi
29.08.2016 22:37 di  Gian Piero Travini   vedi letture
Balzano ci piace cattivo
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Balzano ci piace cattivo
© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

AGAZZI 6,5 Sono Agazzi e da qui non pazzi. Certo, a meno che davanti non facciamo una mezza boiata. Punto fermo da subito. NO DOUBT

BALZANO 6,5 Blasta Guberti manco fosse Mentana: è padrone assoluto della fascia e concede a Cascione di raddoppiare anche fuori dalla sua area di competenza, dando manforte ai centrali. Poi si tramuta in Gramellini, non scala a seguirlo e arriva lo 0-1. Da quel momento in poi si ingentilisce, inizia a perdere i contrasti e tutto ne risente. Rimane l'unico a correre assieme a Schiavone e riesce a bloccare un paio di situazioni rischiosissime con la cattiveria. STAY BAD

CAPELLI 6 Mestiere da vendere, inizia con rilanci al limite della guida in stato di ebbrezza, prosegue con un paio di piedi nelle carni tipo Suicide Squad, chiude con la personalità e la forza di chi non vuole sbagliare alla prima, forse esagerando. AYE C'PTAIN!

LIGI 6 Bianchi gli mette davanti un bel po' di problemi non indifferenti. Poi al 57' preferisce l'eleganza, lo stile, la forma all'efficacia: palla vagante, disimpegno delizioso di testa, raccoglie Guberti per il primo eurogol di questa stagione. #epperò il ragazzo gioca nell'altra squadra. Gli capita il pallone al momento giusto, nel posto giusto e lui non sbaglia, riparando al danno fatto. GIOCO A SOMMA ZERO

FALASCO 5,5 Mi piacerebbe dire che è tutta colpa sua. Ora, da quella parte entrano come se ci fosse Nina Hartley a gambe aperte, ma a Kone e a Schiavone piace guardare. E le cose si complicano come se il regista fosse Lynch. Sbaglia, ma non è il solo del club ed è sempre contro due incursori. THRILLER PSICOLOGICO

KONE 5 Corriamo subito ai ripari: se non raddoppia e, anzi, crea buchi - roba di deserto dal diametro di 15-20 metri dalla sua parte -, non ci siamo. E non si può aspettarlo una stagione intera come l'anno scorso: ad oggi è un film già visto, con centrocampisti clonati l'uno dall'altro. GODOT (dal 71' CINELLI 6 Forza fresca, tocchi intelligenti, non fa rimpiangere il compagno avvantaggiandosi di un modulo meno leggibile dagli avversari e dalla loro stanchezza: certo non svolge un lavoro semplice ed è buono l'impatto. NELLA PARTE)

SCHIAVONE 5 Viene attaccato praticamente da ogni parte del campo e, schiacciato, non ha la prontezza di riuscire mai ad impostare il gioco, perdendo anche palloni piuttosto importanti e facendosi saltare. Ha il merito di correre dall'inizio alla fine della gara, dimostrando personalità grandissima, ma nient'altro. #MIMANCASENSI

CASCIONE 6 La premessa è che non si muove in campo... ma non è poi 'sta gran novità. Sul pressing alto è l’unico che regge e ha una grande nota di merito a suo favore: durante l’azione del gol è fuori a farsi medicare. Il più efficace dei centrocampisti... te pensa come siamo messi. Attenzione: Dezi è suo e fa un po' quello che vuole nel primo tempo. SALVATO DALL'INTERVENTO MEDICO

CIANO 5,5 Se non gli dai la palla non può costruirsela da solo... anche se il fondo del 'Manuzzi' potrebbe essere scambiato per cuoio quest'oggi. ARTIGIANO (dal 75' RODRIGUEZ sv)

DJURIC 6 Nel "nulla cosmico" - per citare un noto romanziere cesenate - è un faro non solo in altezza, ma anche in personalità e in capacità di far gioco. Si gira e calcia, come un attaccante consumato, approfittando di ogni occasione utile. L'ingresso di Rodriguez fa saltare l'equilibrio in campo faticosamente. Per una torre continua ad avere un difetto donfamentale che lo limita tantissimo: anticipa sempre il salto. Colpisce, ma non schiaccia. PREGEVOLE

GARRITANO 5 Al 24’ perde il possesso su intervento di Belmonte dopo un ottimo controllo e giropalla di Djuric. Non fatevi ingannare: non si fa uccellare perché scarso, ma perché dietro di lui è più desolato del centro storico di Cesena. Poi però soluzioni offensive imbarazzanti. UNA CATEGORIA DI TROPPO (dal 68' VITALE 6 Un passo avanti, quantomeno ad equilibrio e a tenuta. Chissà che partita sarebbe stata con lui titolare dal primo minuto e un modulo un po' meno a tavolino e un po' più di pancia. ISTINTI

 

DRAGO 5 Cascione è fuori e il quarto uomo lo tiene ingabbiato. E va bene. Però bisognerà insegnare a questi ragazzi come si scala verso il basso quando si è uno in meno. La stagione nasce con la convinzione che potrà giocare con i tre piccoli davanti Ciano-Ragusa-Laribi: uno non c’è più, uno giocherà forse a dicembre e la soluzione è Djuric, completamente inadatto ad un gioco di corsa come quello impostato, non essendoci un’idea di regia quando le partite iniziano a contare sul serio. Prima se ne fa una ragione, meglio è. Bene il punto, ma è più frutto della condizione in calo durante la gara del Perugia e della nostalgia canaglia di Bucchi che altro. I PIEDI SUL PAVIMENTO FREDDO

AC CESENA 6 La riconferma positiva: nel momento peggiore questa squadra sa come uscirne, presupposto fondamentale per fare la differenza settimana dopo settimana. MA. La linea di gioco è palla orizzontale o ripartenza dalla centrale difensiva. In casa. Alla prima di campionato. Con il Perugia che fa scorrere la palla come se fosse una partita di flipper senza ribattenti. Il tutto senza una parvenza di regia e con un'identità di squadra ad oggi snaturata. Al "6" di voto aggiungere un 'meno': un 'meno' di quelli che non vogliamo far finta che sia andato tutto bene. MA