LE PAGELLAZZE DI CESENA-CITTADELLA | La lenta svolta

Il fratello finto di Rigione, Ligi mette tutti in fila, i miracoli e i non miracoli, #LaribiisthenewCinelli, Camplone e la zona Panico
10.12.2016 23:00 di  Gian Piero Travini   vedi letture
Cinelli determinante: delirio!
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Cinelli determinante: delirio!
© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

AGAZZI 6,5 Primo tempo in bambola e poco reattivo. Secondo tempo #nabbomba: esplode su ogni pallone e ara il campo con tuffi provvidenziali blindando la porta bianconera. In crescita e di nuovo saldo in cima alle gerarchie dei portieri. TORNARE IL NUMERO UNO

BALZANO 6,5 Corre più lui che i cagnoni di un noto romanziere cesenate dopo che spara al fagiano nucleare ucraino. Corre talmente tanto che ormai vogliono battezzare col suo nome - a turno - la tribuna e i distinti inferiori dello stadio. Corre talmente tanto che per lui il campionato è già finito e tipo ha vinto tutto. Perché oltreché correre ci crede veramente tanto. Datemene quanti ne volete di gente come lui. GRANDE

RIGIONE 6,5 Benissimo. Nemmeno una mosca. Però qua siamo ai limiti della cronaca nera: VOLETE ANDARE A RIPRENDERE SUO FRATELLO GEMELLO? Il vero Rigione non ha mai avuto tutto questo controllo, questa capacità di mantenere la posizione... questo equilibrio. Il vero Rigione ti incasina la difesa quando ancora si lavando i denti prima di uscire di casa. Il vero Rigione è diplomato all’ufficio complicazioni problemi semplici. Il vero Rigione ti guarda furbetto e sai che se per caso non ti faranno gol, lui si trasformerà in DeMarco Murray, prenderà il pallone e farà touchdown nella sua porta... Mmm. Forse il vero Rigione non era il vero Rigione, dite? STAREMO A VEDERE

LIGI 7,5 Tecnicamente perfetto. Tatticamente lucido e in grado, forse per la prima volta, di governare con autorevolezza la difesa a occhi chiusi. Cancella qualsiasi possibilità offensiva di un Cittadella che comunque la palla l’ha mossa e non solo: in continuo anticipo recupera una quantità di palloni importante per l’economia della gara. Non verrebbe saltato nemmeno se gli altri fossero Super Mario. INSORMONTABILE 

RENZETTI 6 Ormai i cross efficaci sono una rarità, tuttavia sembra che si stia riprendendo, almeno dal punto di vista degli spunti personali. Vero è che oggi, sulla fascia sinistra, anche un calcettista del dopolavoro avrebbe potuto dire la sua. Sfiora il gol... se andava a segno anche lui probabilmente ci saremmo svegliati con il parcheggio di piazza della Libertà ancora aperto. NON CREDO NEI MIRACOLI

CINELLI 6,5 Domani nevica. CREDO NEI MIRACOLI

SCHIAVONE 5,5 Se sento io la mancanza di Cascione... Nel primo tempo i bianconeri non riescono a trovare una costanza sulla manovra e un buon giro palla a meno che non si chiami in causa Djuric pescato sulla lunga: parte del problema è dovuto alla scarsità di idee proponibili da parte della regia. NON CI SIAMO

LARIBI 5 Nel giorno in cui Cinelli diventa quasi un giocatore utile, Laribi conferma la sua integrazione nulla nel gioco bianconero e il suo stato di forma praticamente nullo. Viene sostituito e lo stadio fa presente che il tempo inizia a scadere, scandendolo a tempo di fischi. LARIBI IS THE NEW CINELLI (Dal 52' VITALE 6 Mette ordine e riequilibra tatticamente lo sbilanciamento bianconero. Solite amnesie che potrebbero far rischiare qualcosa, ma partecipazione continua alla manovra. PEDINA UTILE)

CIANO 7 È l’oro bianconero assoluto. Decide lui cosa fare, quando fare, come fare. Anche quando la squadra non riesce a supportarlo, come oggi. Ma quando si ha la capacità di cambiare il passo con la stessa rapidità con cui Renzi cambia idea, decidere di sobbarcarsi la squadra sulle spalle è un obbligo. Zecchino quando scappa fuori la giocata, matto di ottone quando non ne ha voglia. METALLO GIALLO (Dall’87' PANICO 6 Lui deve giocare sempre 5': abbastanza per dare un buon pallone da assist, ancora poco per fare uno dei suoi danni. LA ZONA PANICO)

DJURIC 7 Non so se ve ne siete accorti, ma in un’azione attorno al 25' ha scartato due avversari per cercare un appoggio sulla laterale e far ripartire l’azione: il ragazzo sta acquisendo grande intelligenza ed equilibrio. E segna. Di nuovo. Per la terza volta consecutiva. E ogni gol è un passetto più lontano dalla squadra, ma un passetto più vicino alla salvezza... un paradosso che spaventa. BABAU

DALMONTE 6 Attivissimo come sempre, ma fuori posizione e servito a stento da un centrocampo ingessato, non riesce a detonare come ci ha abituato. Fisicamente ancora impreparato per la categoria non si azzarda a cercare l’uno contro uno e quando lo fa è costretto a riparare. BUONA VOLONTÀ (Dal 39' GARRITANO 7 Nelle ultime Pagellazze™ avevo scritto che al ragazzo mancava solamente il gol. Che c’era il piglio giusto, la determinazione, la rabbia... oggi ha anche girato il piedino. Solo lui e Ciano sono in grado di saltar l’uomo ed è ora che ne prendano entrambi atto e faccino quello che Camplone ha chiesto: accentramento e tiro. E il gol arriva... e potrebbe sbloccare una stagione FINALMENTE)

 

CAMPLONE 6,5 Non un genio. Non un talento. Nemmeno eccessivamente brillante. Ma ha fissato poche regole e - soprattutto - ha fatto capire a chi di dovere di crederci fino alla fine. Non arriva in una buona congiuntura per i bianconeri e riesce a dare una sua impostazione - o, meglio, non-impostazione - alla manovra bianconera, andando a distruggere il gioco avversario e costruendo più dietro, lasciando gli avanti a fare del loro meglio nei face to face. E inventa la zona Panico. CAPISCE LA CATEGORIA

AC CESENA 6,5 Tre su tre in casa dall’arrivo di Camplone e senza subire gol. Ruolino di marcia da playoff, gioco ai limiti del mortifero e quindi efficacissimo, basato sui lampi dei singoli facendo leva sui pregi tecnici di una squadra che ha investito parecchio sugli ingaggi. Serviva carattere per uscire dalla crisi... o, meglio, bastava carattere per uscire dalla crisi. CARATTERE