LE PAGELLAZZE™ di CES-TER | “Giochiamo alla guerra?”

Campo ridotto a una trincea e al gioco dellaguerra si esalta chi sa soffrire di più: tre punti fondamentali per il Cesena
04.02.2018 21:00 di  Gian Piero Travini   vedi letture
LE PAGELLAZZE™ di CES-TER | “Giochiamo alla guerra?”

FULIGNATI 6 Una parata importantissima su Angiulli a inizio partita, forse poteva fare qualcosa di più sulla rete di testa di Carretta, cappella gravemente su Tremolada... poi chiude il match lui con un volo su Montalto. Un match dai due volti con il meglio e il peggio di un ragazzo che comunque sta lasciando un segno importante in questa stagione. DA PAVURA

DONKOR 6 A me dispiace dover continuare a massacrare questo che è certamente il più forte difensore centrale del Cesena... e infatti questa volta, senza Kupisz, su Statella, oggi, non c’è stato nemmeno malaccio: buttandola in fisico sa come muoversi a suon di calci e rabbia. Poi è quasi commovente quando si sposta al centro per deliziarci con un paio di uno-due con Di Noia, ricordandoci che giocare incredibile potrebbe essere. AMARSI MALE

SUAGHER 5 Fazzi è in panchina. Perticone in fascia sinistra. Lui gioca titolare centrale. BENE, MA NON BENISSIMO

SCOGNAMIGLIO 6 È quello che tiene meglio il castello là dietro e riesce a togliere pericolosità anche alle puntate fuori area della banda di disperati umbri. SIGNORE E PADRONE

PERTICONE 6 La dimensione del dramma Ternana la dà l’efficacia difensiva di Perticone come terzino destro. Poi però non è in grado di leggere i traversoni e regolarmente è palla sempre in terra per gli avversari, soprattutto se non riceve supporto. Quando Laribi raddoppia, sono saracinesche abbassate. TIENE DURO (Dall’83' ESPOSITO 6 Contiene Piovaccari, mena Treossi, si calma quando capisce che Antonioli potrebbe stenderlo con un solo cartone. THE HURRICANE)

VITA 6,5 Un’ala destra che fa l’ala destra. E dire che nevicava ieri, non oggi. Cosa vuol dire mettere un giocatore nelle condizioni di poter dare il meglio di sé? Beh, vuol dire che pure Vita inizia a fare paura. PERICOLOSA (Dal 79' FEDELE 6 E si capisce subito perché è un pretoriano di Castori: recupera un pallone, calcia lungo per Jallow, torna in posizione. SOLDATO)

SCHIAVONE 6,5 Un gol che è come un Oscar alla carriera a chi non ha mai goduto tantissimo delle luci della ribalta: match-winner per un onesto operaio del calcio che, anche oggi, ha fatto una grandissima figura anche quando il rischio era che la situazione crollasse.

DI NOIA 6 In sordina come una tromba anni ’20, potrebbe osare di più contro gli omini del calciobalilla fosforescenti, ma preferisce stare sulle sue e liberare qualche pallone sulle laterali. Pulito, ordinato, molto marziale. GUNNY

LARIBI 6,5 Grandi difficoltà nel tenere Defendi, ma grandi difficoltà di Defendi nel tenere lui, soprattutto quando si accentra. In ombra a inizio gara, sale con l’entusiasmo della vittoria che monta, non molla quando la Ternana riacciuffa il risultato e per poco non fa esplodere la porta sotto la Curva Ferrovia con una testa nucleare che nemmeno nei sogni bagnati di Trump e del coreano là, Kim Jong Qualcosa. SOFFERENZA

MONCINI 8 L’Uomo Ghiaccio davanti a Plizzari - il meglio che i Millennials possano offrire in porta - non fallisce né la prima né la seconda volta, piazzando palloni imprendibili e comportandosi da bomberone consumato. La doppietta più importante della sua carriera diventa la pietra angolare di questa seconda parte del campionato bianconero. ARCHITETTO (Dal 62' FAZZI 6 In copertura commette qualche errore, ricordandoci che fondamentalmente nemmeno lui è un terzino sinistro, ma almeno sa condurre una ripartenza. BENTORNATO)

JALLOW 7 Ovunque come un dio d’altri tempi, dannatamente utile e pure a segno. Rischia il rosso su Gasparetto, ma la gestione disciplinare del direttore di gara incomprensibile - vogliamo parlare del giallo inesistente a Donkor a inizio gara? - lo grazia. Una partita incredibile come ci ha abituato a vederne sempre questo talento puro di cui il Cesena non può fare a meno. FONDAMENTALE

 

CASTORI 6 Gioca a 5 dietro con una sola punta contro la peggior difesa del campionato per mezzora e rischia ancora una volta di farsi fare la festa per troppa arrendevolezza: non c’è nessuno che onestamente possa dire, al cambio Fazzi-Moncini, di non aver tirato dei nomi urlando verso il cielo. Sia come sia, quando c’è da togliere le castagne dal fuoco - che sia serie di risultati negativa, esonero, mercato drammatico - lui porta sempre a termine la missione. Vuole la guerra, si scava la trincea, mastica tabacco, bestemmia e lucida la canna del suo mitragliatore. E colpisce. JOHNNY RAMBO

AC CESENA 6 Quante volte si è visto attaccare il Cesena a cinque in linea in questo campionato? Mai, prima di questa domenica. Ternana impresentabile, poi si ricorda che esiste una cosa che si chiama “Regola 11” a calcio e le fasi di fuorigioco aiutano a contenere la ritrovata brillantezza offensiva dei bianconeri, chiaramente superiori agli avversari ma messi comunque in difficoltà troppe volte dagli umbri tatticamente allo sbaraglio. Oggi quei ragazzi ci hanno ribadito ancora una volta in più che esiste il fango anche quando si gioca sul sintetico e che il Cesena domina quando sostituisce il calcio alla guerra di nervi. AT-TENTI!