LE PAGELLAZZE™ di AVE-CES | Cacìa ai Lupi

10.02.2018 17:33 di Gian Piero Travini   vedi letture
LE PAGELLAZZE™ di AVE-CES | Cacìa ai Lupi

FULIGNATI 7,5 Chi aveva dei dubbi dopo la gara contro il Bari, può scioglierli: oggi migliore in campo, a prescindere dal vento. Salva diverse volte il risultato: il fattore mentale incide forse troppo sul ragazzo, ha problemi di posizionamento sulle uscite, ma in mezzo ai pali se ne vedono pochi così reattivi in serie B: sul colpo di testa di Migliorini fa una delle parate più belle della stagione. Riesce pure a pigliare a schiaffi Ardemagni senza essere sanzionato, e questo gli vale mezzo punto in più poco oggettivo e molto PAGELLAZZA™. Se parava il rigore di Moretti non giocava a Cesena. LOTTA CONTINUA

DONKOR 4,5 Gli viene messo un giocatore di accompagnamento e riesce comunque a causare un rigore. Però, oh, continuiamo a farlo giocare terzino. Sia chiaro: succede con Kupisz in campo, e magari non è nemmeno un caso. Però basta con questo scempio del calcio e basta, per favore, continuare a far finta che sia da sufficienza. FACCIO NOTARE CHE FALASCO ERA NOSTRO

ESPOSITO 6 Inizia rimbalzando Wilmots di cinque metri durante un contrasto, ma poi fa da spettatore alle incursioni offensive di Ardemagni. Epperò salta più in alto di tutti e prolunga per Cacìa, e assist così sono vero oro. EPPERÒ...

SCOGNAMIGLIO 6 Tiene il colpo anche se con qualche inciampo, ma non sembra mai nelle condizioni di subire. Dovrebbe riuscire a mantenersi più alto, onde evitare l’eccessiva pressione e l’errore, ma l’anima difensiva di chi deve prima pensare a non subire lo travolge durante la gara. CORAGGIO!

FAZZI 6 Rispetto a Perticone parliamo di un altro sport sulla sinistra. Uno sport che si avvicina al calcio, ma persistono limiti in fase di disimpegno. PASSO AVANTI

VITA 6,5 È partito da livelli talmente bassi di gioco che ora sembra di vedere Wilmots (padre) in campo: non ci sono limiti a quanto ancora possa migliorare questo ragazzo che non sarà una macchina da gioco, ma sa perfettamente quello che deve fare e spesso riesce pure a farlo: il secondo terzino destro in supporto di Donkor. RINFORZO

SCHIAVONE 5,5 Passi indietro, ingabbiato da Novellino non ha possibilità di rendersi utile come ha dimostrato di saper fare. Non ci sono spazi per riuscire a bypassare la poca meccanicità di alcuni movimenti, e ne rimane fortemente penalizzato. PIEDI PER TERRA

FEDELE 6,5 Fa reparto da solo, sia in termini di quantità che di qualità: la gabbia di Novellino con lui non funziona e il polo del gioco si sposta da Schiavone a lui. Quando mette giù il piede sembra tipo Gandalf e il bastone con il demone Balrog. YOU SHALL NOT PASS  (Dal 65' CASCIONE 6 Non si muove, ma allontana di testa tre palloni pericolosi: non va così male come ci si aspetterebbe. SORPRESA)

LARIBI 5,5 Troppo lontano dall’azione, non riesce a fare il playmaker perché il modulo non lo esalta. Gioca di sacrificio, ma comunque subisce parecchio: ciò non toglie che stia disputando un’ottima stagione. CHIUSO (Dal 75' KUPISZ 5,5 Entra lui e scatta il delirio in area bianconera. Non ci sono limiti particolari alla sua gara, ma non ha lo stesso equilibrio di Vita ed è molto difficile nei suoi panni poter dare una mano a Donkor. VITTIMA DELLE CIRCOSTANZE)

JALLOW 5,5 Attorno all’85' anticipa un difensore: è il primo acuto della sua gara. Ed è un po’ poco. NON BASTA

MONCINI 5,5 Non arrivano tanti palloni, e quei pochi che arrivano non sono semplici da sfruttare, per la marcatura alta: per diventare un Fattore manca l’invenzione. DAI (Dal 60' CACÌA 6,5 Se giocasse sempre contro gli irpini, il record di Schwoch sarebbe già stato annichilito. Il punto se lo guadagna lui, non la squadra. Morero non lo tiene nemmeno se glielo incatenano. LUSSO)

 

CASTORI 6 Mette la squadra a due punte come tutti sognavamo ma i ragazzi non girano. Fa i cambi più utili, ma ancora la siutazione non si sblocca. Ci pensa Cacìa a premiarlo - giustamente -, ci penserà lui negli spogliatoi a spiegare ai ragazzi che questo pomeriggio è andata (fin troppo) bene. Si spera, perché l’impressione è che a lui bastasse il pareggio. CHI S’ACCONTENTA...

AC CESENA 5 Nel primo tempo fino alla propria trequarti difende a 6, poi scatta il 7-1-1-1: come sempre si va alla ‘speriamo in una loro maronata per fare gol’, un po’ il leit-motiv della prima frazione di gara del Cesena castorizzato: azioni offensive zero, ma l’Avellino dopo il quarto d’ora la porta bianconera la vede su YouPorn. Nella ripresa la situazione, se possibile, peggiora, il castello non regge ma al primo accenno di volontà offensiva ecco che arriva il gol. L’atteggiamento inaccettabile di questa squadra rinunciataria viene mitigato da un pareggio da onanismo a due mani. CONTA SOLO IL PUNTO?