Bernacci: “Il mio sogno era giocare in A con il Cesena”

24.11.2015 10:00 di  Redazione Tuttocesena   vedi letture
Fonte: GianlucaDiMarzio.com.
Bernacci: “Il mio sogno era giocare in A con il Cesena”
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Francesco Caruso per GianlucaDiMarzio.com. ha intervistato l’ex bianconero Marco Bernacci che in dicembre compierà 32 anni a dicembre e che quest’anno giocava in serie D alla Ribelle di Castiglione di Ravenna: "Ho cominciato a giocare nella Polisportiva Forza Vigne, nel quartiere dove sono nato, a Cesena. E' normale che quando vai a scuola poi ti ritrovi a giocare nella squadra dove giocano i tuoi compagni di classe e i tuoi amici. Lì iniziò tutto, anche se il mio amore per il pallone sbocciò ben prima. Il calcio mi è sempre piaciuto tantissimo fin dai primissimi anni. Dal Vigne passai alle giovanili del Cesena, dove ho fatto tutta la trafila. E' stato molto emozionante esordire in prima squadra, ho dei bellissimi ricordi. Il mio sogno più grande era proprio quello di giocare in Serie A con la maglia del Cesena, la mia squadra del cuore. Purtroppo non ci sono riuscito e la sconfitta nei play-off con il Torino rimane tra i momenti più brutti della mia carriera. Però ho contribuito a portare i bianconeri in B, emozioni che rimarranno sempre dentro come i derby tra il Cesena e il Rimini, vinti anche in rimonta".
In serie A Bernacci ci arrivò comunque due anni dopo: 16 presenze e una rete, ma con la maglia del Bologna. Nel 2010 arriva un'altra grande opportunità, la chiamata del Torino: "Feci il ritiro con il Bologna e poi ci fu il trasferimento in granata. Arrivare in una piazza come Torino non capita a tutti. Però non avevo più gli stimoli giusti per andare avanti ed ero consapevole che non potevo dare il cento per cento. Quindi pensai che fosse più giusto smettere invece che continuare. Mi presi un anno di stop, senza calcio. Però la voglia di tornare a giocare era troppa, così trovai l'accordo con il Modena. Faticai un po' perché l'anno di assenza si fece sentire, Adesso gioco vicino a casa alla Ribelle, l'ho fatto per divertimento, anche se ci metto come sempre il massimo impegno”
Nel futuro di Bernacci c'è sempre il calcio, in campo e in panchina: "Fino a quando il fisico me lo permetterà, voglio giocare. Però ho già preso il patentino e una volta appese le scarpette al chiodo la speranza è quella di allenare, anche in Seconda categoria".