La Guerra dei Sei Giorni

Nuova proposta di ristrutturazione del debito con l’Agenzia delle Entrate, il futuro imminente e il Tribunale di Bologna
20.06.2018 22:30 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
La Guerra dei Sei Giorni
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Sei giorni per sperare.
Dopo il panico di ieri pomeriggio e lo scorno per il NO dell’Agenzia delle Entrate, come promesso dal direttore finanziario Christian Dionigi è pronta la controffensiva del Cesena per continuare sulla via della 182 bis-ter.
L’Agenzia delle Entrate nel suo diniego ha puntato soprattutto sulla mancata copertura del rimborso dei primi 5 mln di debiti in 5 anni dei 33,367 mln dovuti - ridotti a 20 mln secondo la proposta di ristrutturazione - che, nelle parole di Lugaresi, verrebbe dalla stessa Agenzia delle Entrate.

La controproposta del Cesena arriverà entro il pomeriggio di domani: il tempo per rispondere alle nuove osservazioni dell’Agenzia delle Entrate e valutare le coperture a garanzia della nuova proposta.
2 mln dovrebbero arrivare dai crediti che alcuni soci finanziatori lasceranno in Società, mentre potrebbero arrivare capitali freschi dai soliti finanziatori - per intenderci, quelli ringraziati da Giorgio Lugaresi ieri -: una difficilissima camminata sul filo del rasoio. Serviranno garanzie fidejussorie per quei 5 mln e quasi certamente un intervento sul capitale immediato i cui dettagli verranno perfezionati domani mattina. Si proverà ad avvicinarsi a quella che fu la proposta di ristrutturazione del debito mossa dal Vicenza nel 2017.
La deadline è fissata per martedì 26 giugno. Oltre sarà finita.
E intanto - fuori dagli ambienti societari - si parla di approntare cordate per un eventuale fallimento, ma oltre ai vocali di WhatsApp di sedicenti espertoni c’è molta incertezza.
Il percorso per una nuova cordata passa comunque dall’eventuale istanza di fallimento richiesta dal Tribunale, che cozza con la procedura di 182 bis-ter e il blocco delle rivalse dei creditori ordinato la settimana scorsa dal Giudice dott. ssa Vacca, e per successiva nomina di un curatore fallimentare. E a quel punto il boccino passerà al sindaco Lucchi per cercare risorse sul territorio per una nuova società.

Domani gli avvocati del Cesena calcio Celli-Fanti saranno in Tribunale a Bologna per discutere l’esposto di Covisoc ex art. 2409 C.C. ovvero “fondato sospetto che gli amministratori, in violazione dei loro doveri, abbiano compiuto gravi irregolarità nella gestione che possono arrecare danno alla società o a una o più società controllate”. Tuttavia va rilevato come il caso rischi di rappresentare un unicum, poiché sollevato da società esterna al Cesena e non da componenti societarie interne come segnalato dal diritto. Una linea che potrebbe portare a una sospensione delle operazioni anche in vista del prossimo pronunciamento del Giudice dott. ssa Vacca sulla fattibilità del percorso ex art. 182 bis-ter.
Va inoltre ricordato come le rilevazioni di Covisoc siano state fatte prima della formulazione del piano di ristrutturazione. Che non è comunque ancora valido proprio per la mancanza della firma dell’Agenzia delle Entrate.