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: ex portiere bianconero in fuga dal golpe turco

18.08.2016 16:52 di Redazione Tuttocesena   vedi letture
ESCLUSIVA: ex portiere bianconero in fuga dal golpe turco
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Tra le tante storie nate dal recente tentativo di colpo di stato in Turchia ce n’è una che riguarda da vicino anche un ex bianconero. Artur Guilherme Moraes Gusmão, noto ai più semplicemente come Artur e tre volte finalista di Europa League, difese la porta del Cesena nello sfortunato girone di ritorno del 2008, culminato con la retrocessione in Lega Pro. Artur è bloccato ad Ankara, nella formazione dell’Osmanlıspor, ma dopo l’escalation militare seguente il quasi-golpe ha deciso, come già avvenuto per tanti colleghi tra i quali Mario Gomez, di fare basta con la Turchia. Purtroppo per lui la situazione non è per nulla semplice.

Raggiunto telefonicamente in esclusiva da TuttoCesena, Artur spiega la sua situazione: “Sono senza stipendio ormai da mesi – racconta – e ho deciso di fare basta. Ankara e Istanbul sono le città che hanno visto gli episodi più violenti dal punto di vista militare e la situazione, soprattutto per la mia famiglia, non è più sostenibile”. Però cambiare aria non è immediato: “Potrei andarmene unilateralmente, rinunciando agli arretrati e all’ulteriore anno di contratto con l’Osmanlıspor – precisa – ma il mio intento è quello di trovare un accordo amichevole di rescissione e liberarmi a parametro zero. Devo fare presto, entro il 31 agosto, per poter trovare in tempo una nuova squadra in Europa”. L’Italia potrebbe essere la vecchia-nuova meta di Artur: “Ho già ricevuto alcuni sondaggi da parte di squadre italiane – spiega – ma erano tutti interessati nel caso mi fossi liberato a parametro zero. Adesso sarà una corsa contro il tempo”.

Artur spende anche belle parole per Cesena: “Nonostante sia stata un’esperienza sfortunata, ho ancora tanti amici. Sportivamente non ho potuto dimostrare il mio valore ma come piazza mi ha davvero impressionata. Nel caso dovessi tornare in Italia passerei senza meno a Cesena per un saluto. Poi lì vicino c’è Cesenatico, bellissima città”.

Le ultime battute sono dedicate alle sue recenti fatiche sportive. “A Cesena ho trovato una squadra distrutta, ultima in classifica con pochissimi punti – ricordi – ero del Siena che mi ha girato in prestito senza dirmi quale era la vera situazione. Cambiammo anche allenatore, da Vavassori a Castori, quello che urlava, urlava e urlava. Dopo Cesena sono stato due anni a Roma a fare il secondo di Doni, poi sono passato al Braga dove ho perso la prima finale di Europa League contro il Porto. L’anno seguente sono passato al Benfica e siamo stati eliminati ai quarti di Europa League dal Chelsea proveniente dalla Champions League, mentre la stagione successiva siamo arrivati in finale ad Amsterdam ancora contro i Blues, perdendo nuovamente. Quindi terza finale a Torino contro il Siviglia, nuovamente persa: la terza in cinque anni. In Portogallo mi sono rigenerato sportivamente, incontrando un ambiente davvero favorevole. Giocando contro l’Olhanense ho anche incontrato Campedelli, che mi ha salutato: che fine ha fatto?”.