LA LAVAGNA - È ora di iniziare a pensare a un Cesena senza Ciano

07.05.2017 12:00 di Bruno Rosati   vedi letture
LA LAVAGNA - È ora di iniziare a pensare a un Cesena senza Ciano

Non c’è ancora pace per il Cesena che vede interrompersi a sette la striscia di risultati utili consecutivi. Non viene quindi superata la striscia positiva più duratura del Cesena dello scorso campionato, quando dalla seconda all’ottava giornata del girone di ritorno maturarono quattro vittorie e tre pareggi. La notizia peggiore del pomeriggio però è un’altra e arriva da Brescia: il pareggio all’ultimo respiro di capitan Caracciolo non garantisce ancora al Cesena la partecipazione alla prossima serie B. Il Cesena, nella stagione corrente, dimostra di essere allergico alle squadre piemontesi: contro il Novara e la Pro Vercelli, in ben quattro gare, non è riuscito a racimolare nemmeno un punto. L’allenatore Boscaglia centra la sua prima vittoria al Manuzzi e stabilizza il suo score personale ad un successo (questo), un pareggio (con il Trapani) ed una sconfitta (con il Brescia) a Cesena.

La partita inizia sotto un diluvio scrosciante e forse è già quello un segnale che la giornata non sarà particolarmente fortunata. Gli ospiti iniziano meglio, da tempo sono in serie negativa e devono rilanciarsi per centrare i play-off (ma anche solo per salvarsi, del resto prima della gara le due squadre contendenti erano separate da un solo punto in classifica). Dopo una ventina di minuti però gli uomini in bianconero sembrano prendere le giuste misure e vanno al tiro per due volte (Laribi spara altissimo, Crimi si guadagna un calcio d’angolo). Al trentatreesimo però la prima tegola: nel tentativo di concludere, Cocco si fa male e nel giro di un minuto viene sostituito da Panico. Il gol degli ospiti arriva tre minuti più tardi, con Agliardi che non respinge un tiro debole, sul suo palo, di Macheda. Ormai è divenuta una costante, nelle sole ultime tre partite gli errori di Agliardi sono costati un gol a gara. Sotto i tanti punti dilapidati nel corso del campionato c’è anche la sua firma.

Nel secondo tempo il Cesena ritorna in campo con un piglio decisamente diverso e sforna una prestazione tutto-cuore, come raramente si è potuto vedere quest’anno, che tuttavia, a causa di qualche imprecisione di troppo e di alcune belle parate del portiere avversario, non porta ad una rimonta che sarebbe stata più che giusta.

Le statistiche sono chiare e poco discutibili: oltre il 60% di possesso palla per i romagnoli e ben quindici conclusioni contro le cinque dei giocatori in divisa azzurra. I novaresi sono andati in affanno ed hanno cercato svariati escamotage per perdere tempo e spezzettare il gioco. Sul piano della corsa sono sempre stati costretti a rincorrere il portatore di palla cesenate e proprio da un intervento in ritardo sul regista Laribi ha origine l’espulsione di Bolzoni (doppio giallo). Nonostante tutto, il Cesena esce sconfitto e da ciò sorge una domanda: è possibile derubricare questa partita, considerandola come una semplice giornata storta, oppure il Cesena non è davvero in grado di vincere e trovare la via del gol in assenza di Ciano? Non si può fare a meno di domandarselo perché, a fronte di un dominio così netto, aver mandato in difficoltà l’avversario e aver perso non è affatto un attenuante, anzi, aggrava ancora di più la sconfitta in sé. L’attaccante che vien dalla Campania è la punta di diamante di questa squadra (ciò è fuori da ogni dubbio) ma il fatto di essere completamente dipendenti dalla sua presenza può essere molto pericoloso. Anche perché il buon Camillo è ormai agli sgoccioli della sua esperienza in bianconero. Che sia arrivata l’ora di ragionare su un Cesena capace di sopperire alla mancanza del suo giocatore migliore?