LA LAVAGNA - A guardarci bene, il calendario ora è perfetto per questo Cesena

26.04.2017 12:00 di  Bruno Rosati   vedi letture
LA LAVAGNA - A guardarci bene, il calendario ora è perfetto per questo Cesena
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Il Cesena inizia a vedere il traguardo. Purtroppo, non il traguardo che si era prefissato ad inizio stagione, bensì un traguardo dato sin troppo per scontato in partenza. Dopo un pomeriggio in cui sono fioccati risultati sfavorevoli per i romagnoli dagli altri campi della serie B, il Cesena scende in campo e strapazza un Benevento alquanto spento.

Uno degli aspetti positivi di questa squadra (e ce ne sono pochi) è quello di riuscire a trovare facilmente la via del gol. In tutto il 2017, solo in casa della Spal capolista non si è riusciti a gonfiare la rete. Detto ciò, il Cesena non segnava più di un gol nell’arco dei novanta minuti dalla vittoria esterna sul Carpi, ad inizio febbraio; era invece dalla partita di andata contro il Cittadella (prossimo avversario) che non vinceva con tre gol di scarto. Risale addirittura al 19 dicembre del 2015 l’ultima volta che aveva realizzato quattro reti in una sola gara (4 a 0 sulla Ternana).

In un caldo pomeriggio di fine aprile, dopo quarantacinque minuti di piattume, in cui il centrocampo sbaglia tutto il possibile e la difesa tenta qualche lancio sporadico per Cocco (che si fa cogliere in fuorigioco ben cinque volte), gli uomini del Cavalluccio si rendono conto che non c’è più tempo per tergiversare. Nel giro di appena dieci minuti vengono rifilate tre reti alla squadra campana, alle quali viene posto il punto esclamativo con la spettacolare combinazione fra Ciano e Garritano che chiude definitivamente i giochi al minuto 67.

Di lì sino alla conclusione dell’incontro c’è poco di rilevante: la reazione dei sanniti che troppo tardi si rendono conto di aver interpretato il ruolo di vittima sacrificale, qualche bel contropiede cesenate che forse meritava miglior sorte e l’immancabile gol subito allo scadere con errore del portiere, su cui si può provare a chiudere un occhio.

Nelle ultime giornate i bianconeri hanno avuto uno sprint decisivo che gli ha consentito di allontanarsi abbastanza dai bassifondi e non restare invischiato nelle ultimissime posizioni della classifica. Il merito di ciò va giustamente attribuito a tutti coloro che scendono in campo e chi li allena. Nell’economia della squadra però tanto hanno pesato le giocate vincenti di Ciano, assente ingiustificato per tutto il mese di marzo, in grado da solo di spostare gli equilibri. Ma soprattutto, la risalita del Cesena passa dal ritorno di Daniele Capelli. Nella prima parte del girone di ritorno, con il bergamasco fuori per infortunio, il Cesena ha ottenuto nove punti in altrettante partite (frutto di una vittoria, sei pareggi e due sconfitte) mentre con il muro di Grumello in campo ha totalizzato quindici punti nelle successive otto partite (quattro vittorie, tre pareggi ed una sconfitta). Quindi, nonostante non ci sia stato un netto miglioramento delle reti incassate (rimaste sempre tante), con il suo capitano in campo il Cesena viaggia ad una velocità doppia, di media totalizza quasi un punto in più a partita, segno dell’enorme importanza che ha questo giocatore d’esperienza e della sua capacità di trasmettere ai compagni la giusta mentalità. Non si può prescindere da un giocatore con questa personalità.

Con cinque punti di vantaggio sui play-out e quattro gare ancora da giocare, il Cesena può permettersi il lusso di non farsi prendere dalla frenesia e di non dover rincorrere gli avversari. È comunque doveroso tenere a mente che i giochi non sono ancora chiusi e che le dirette concorrenti galoppano e non sembrano avere intenzione di fermarsi.

Da questo punto di vista, al contrario di quanto detto da molti, il calendario viene in aiuto dei bianconeri. In parecchi avevano giudicato particolarmente difficili le ultime sfide che i giocatori di Camplone devono disputare, a causa delle alte posizioni in classifica che i prossimi avversari occupano. Invece può darsi sia meglio così. In serie B, i valori delle squadre non sono così distanti fra chi occupa le prime e le ultime posizioni in graduatoria. È vero, il Cesena dovrà affrontare compagini in lotta per i play-off ma queste sono squadre come il Benevento appena superato: senza troppe pretese, che non vivono in maniera ansiosa la necessità di far punti e di sicuro non superiori tecnicamente al Cesena.

In maniera opposta, se il Cesena avesse incrociato nel finale delle squadre in lotta per lo stesso obiettivo, si sarebbe trattato di partite ben più complicate da affrontare, con una posta in gioco elevatissima e un clima elettrizzato dalla tensione. Esattamente il tipo di partite che i bianconeri hanno sofferto per tutto il girone di ritorno. Del resto, il Cesena è questo che abbiamo imparato a conoscere in trentotto giornate di campionato: timido, fragile e spesso vittima di se stesso, sempre pronto a tirare i remi in barca alle prime difficoltà.

In ogni caso, indipendentemente da chi il Cesena troverà sul proprio cammino, la pratica salvezza va chiusa il prima possibile.