Yes we Cam!

30.11.2016 09:00 di  Stefano Severi   vedi letture
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Il Torino un anno fa era più forte, l'Empoli ci ha snobbato, a La Spezia siamo stati sconcertanti, in campionato siamo ancora in zona retrocessione (e comunque con un punto in più del Vicenza, tiè!) e prendere gol da Gilardino di questi tempi è già di per sè un'impresa.

Proseguite pure voi nella ricerca di motivi, certamente validi, per sminuire la vittoria di ieri del Cesena in Coppa Italia. Ne troverete sicuramente tanti altri ma, lo devo confessare, li trovo tutti tremendamente noiosi e sterili.

Io mi sono divertito: altrochè partita soporifera. Ho visto un Cesena giocare spensierato, leggero, con rapide combinazioni tra i reparti e spesso di prima.

Ho visto una squadra correre fino alla fine del secondo tempo supplementare.

Ho ammirato movimenti finalmente giusti: seguite il percorso di Panico nell'azione del primo vantaggio bianconero e ammirate il suo posizionamento in area, il conseguente rientro per evitare il fuorigioco ed il decisivo e vincente riposizionamento.

Poi ho visto segnare Rodriguez, probabilmente il giocatore più insultato a Cesena degli ultimi anni dopo Tabanelli, e quando fa gol il catalano è sempre una grande soddisfazione. 

Abbiamo vinto in trasferta, non dimentichiamolo.

In definitiva è stato un bel pomeriggio, quello di ieri, e gran parte del merito va attribuito ad Andrea Camplone. Ingaggiato all'improvvismo per coprire il buco lasciato da Colantuono, il tecnico abruzzese si è trovato ad allenare una squadra senza identità, in crisi sia sotto il profilo psicologico che fisico. Passo dopo passo sta sistemando le cose e lentamente il potenziale della squadra inizia a concretizzarsi.

Dovrà vincere ancora tanto scetticismo, Camplone, soprattutto in vista delle prossime cinque difficilissime partite di questo fine 2016: i contestatori lo aspetteranno al varco e purtroppo abbiamo constatato in questi anni come a Cesena il fare polemica sia il passatempo preferito di media ed influencer.

Non importa, godiamoci questo momento e lasciamo lavorare Andrea Camplone.