LA LAVAGNA - Viva il calcio di Castori

04.03.2018 12:00 di Bruno Rosati   vedi letture
LA LAVAGNA - Viva il calcio di Castori
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Una vittoria storica, la prima su di un campo sinora inviolato dal Cavalluccio, alleggerisce una classifica ancora un po’ troppo pesante. Questa volta non si tratta del freddo pungente che ha avvolto l’Italia in questi giorni. A stemperare la calda situazione sul fondo della graduatoria è una prestazione convincente da parte degli uomini di Castori.

Si vuol giocare in difesa, aspettando l’avversario? Benissimo, lo si faccia in maniera decisa, neutralizzando sul nascere le sortite offensive altrui. Sono solo 7 le conclusioni che il Cesena ha concesso allo Spezia, di cui solo 3 nello specchio della porta e per lo più estemporanee. Contro Cittadella ed Ascoli erano invece arrivati rispettivamente 17 e 23 tiri verso i pali difesi da Fulignati. Una netta inversione di tendenza, dovuta ad un atteggiamento fiducioso nei propri mezzi che ad Ascoli era sembrato venir meno.

I bianconeri, per l’occasione turchini come la fata di Pinocchio, impongono agli aquilotti liguri l’ingerimento di una medicina amara. Una medicina che porta le firme di Kupisz e Jallow, in entrambi i casi con grande complicità del portiere Di Gennaro. Il Cesena però, quando ha potuto, non ha rinunciato ad attaccare, cercando la profondità e verticalizzando per Jallow. Il gambiano, tornato titolare dopo essere subentrato dalla panchina nelle due gare precedenti, si conferma devastante negli spazi aperti, nonché interprete ottimale come terminale offensivo nel 4-4-1-1.

In mezzo alle due reti cesenati, sul finire del primo tempo, è arrivato il momentaneo pareggio dello Spezia con l’acrobazia del grande ex Marilungo. Quella è stata l’unica vera chance che i padroni di casa hanno avuto e puntualmente Guido l’ha messa dentro. Un gol che rappresenta due rimpianti: il primo è essersi goduti troppo poco l’attaccante di Montegranaro, un vero peccato che la sua esperienza romagnola si sia conclusa con quel lungo infortunio; il secondo rimpianto è non avere Marilungo tra le fila bianconere oggi. Sì, perché se Jallow è la punta migliore fra quelle presenti in rosa per il modulo disegnato da Castori, Marilungo sarebbe perfetto per giocare alle sue spalle.

Se per il Cesena la vittoria al Picco è stata una prima volta, altrettanto non si può dire di mister Castori, autentica bestia nera degli spezzini. La partita l’ha vinta il mister, ostinandosi a schierare una sola punta, non rischiando un Laribi non al meglio e facendo cambi conservativi, tutti quanti azzeccatissimi. Dunque, viva il calcio di Castori, capace di illuderti che per vincere una partita di calcio non serva giocare una partita di calcio. In grado di farti credere che dopo essersi portati in vantaggio, si possa resistere per 20 minuti ed oltre arroccati nella propria trequarti. E anche se si continua a stazionare in zona play-out, per un grigio pomeriggio di fine inverno va tutto bene così.