L'importanza di Capelli
Non solo i gol di Ciano e Ragusa. Non solo le sgroppate sulla fascia di Molina e Mazzotta. Non solo le geometrie del baby Sensi. Non solo la fisicità di Kone. Non solo le parate di Gomis (o Agliardi). Il Cesena, già terzo in classifica dopo cinque giornate – scrive Flavio Bertozzi su La Voce di Romagna - punta forte anche sull’esperienza del redivivo Daniele Capelli reduce dall’infortunio alla caviglia questa estate in coppa Italia a Catania.
E’ stato un rientro importante, quello di Capelli sabato scorso a Perugia. E non soltanto perché il centrale orobico conosce la serie B quasi come le sue tasche. Capelli, d’ora in avanti, potrebbe essere quel leader in campo che in queste prime cinque giornate il Cesena non ha avuto. O ha avuto solo ad intermittenza (con Cascione o Lucchini, tanto per intenderci). Inoltre il “vecchio” Capelli a fianco del giovane Caldara (che comunque è già riuscito a sfornare un ottimo inizio di stagione) potrebbe diventare ancora più sicuro di sé.
L’ex difensore bergamasco, oggi divenuto allenatore nella sua terra orobica, ci parla dei grandi successi ottenuti dai club in cui ha militato per più tempo.
La gara, quella di Sassari, cerchiata sul calendario da mesi da tutti i tifosi bianconeri, è pressoché irrilevante su ambo i fronti, benché la Torres non sia ancora sicura del secondo posto.
