Ennesima formazione improponibile nel primo tempo

22.11.2015 09:00 di  Redazione Tuttocesena   vedi letture
Fonte: Gian Piero Travini
Ennesima formazione improponibile nel primo tempo
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Le "pagellazze" di Vicenza-Cesena 1-1 di Gian Piero Travini per VedoBianco/VedoNero su gptravini.wordpress.com.

GOMIS 6,5 Perfetto nelle uscite basse, incolpevole sul gol, ha definitivamente allontanato l’unica prestazione opaca della sua annata, quella a Latina. Non eccellente, quest’oggi, nel gioco con i piedi, cui è stato chiamato spesso, soprattutto dopo l’uscita di Capelli. L’UOMO CHE USCIVA SULLA GENTE

DE COL 4,5 Nel momento in cui si sovrappone non ha il piede per buttare la palla in mezzo: non è che ci sia grande differenza in termini di efficacia offensiva sulla fascia rispetto a Perico, ma al contrario del compagno di reparto non fa paura nemmeno in area. In fase difensiva anche lui ha bisogno della ‘balia’, ma non sembra comunque in grado di reggere nemmeno l’uno contro uno a difesa schierata: Galano se lo mangia a colazione e Giacomelli se lo beve in mezzo alle gambe quasi allo scadere. INGUARDABILE

CAPELLI 5 All’inizio pensa di giocare nella stessa squadra di Giacomelli, poi se ne rende conto ma non è che i risultati siano poi tanto diversi. Certo, dover sostenere il terzino non è semplice, ma anche il ‘Muro di Grumello’ appare piuttosto svagato e, soprattutto, viene infilato regolarmente in velocità. Un po’ meglio sugli aiuti a Caldara, ma non basta: esce per ‘infortunio’. VISPA TERESA (Dal 46′ LUCCHINI 6 Più sicuro del centrale che va a rilevare, riesce a chiudere perentorio in un paio di occasioni, anche perché l’incarico di raddoppiare sull’uomo che punta De Col se lo prende Cascione. REGOLARE)

CALDARA 6,5 Un gigante rispetto a Capelli in difesa, cede poco alle folate vicentine e, soprattutto, non sbaglia nemmeno un anticipo, spingendosi spesso sulla mediana. Servito da Kessié si fa trovare freddo e cinico, portando a casa un punto con un compito eseguito non suo, con il solito garbo e grande eleganza. STILOSO

RENZETTI 7 Una partita perfetta per il terzino sinistro, completamente rivitalizzato dall’alternanza con Mazzotta. Dai suoi piedi la palla del gol bianconero, dalle sue ripartenze i momenti migliori della manovra cesenate, ma non si riesce mai ad arrivare davanti alla porta perché nessuno finalizza e la manovra si interrompe sull’ultimo passaggio: lui però sembra rinato. VOGLIOSO

KESSIÉ 6 Confusionario più del solito, morde il freno al ritorno in campo e cerca di inserirsi in ogni occasione utile, ma certe volte dovrebbe attendere e scegliere con più testa. Di certo la sua verve aiuta il baricentro bianconero ad alzarsi. BRIOSO (Dal 58′ CASCIONE 6 Mette equilibrio e copertura, il baricentro si abbassa, e qualche fallo in più lo commette: nervoso si prende un’ammonizione evitabile, ma comunque è efficace sia nel sostenere De Col che nell’evitare il patatrac sull’unica mezza maronata del ‘Mago’ di Urbania. Dovrebbe sempre partire dalla panchina, per quanto riesce a rendere e a metter ordine in fasi critiche, anche se ciò costa in termini di nervosismo. EFFICACE)

SENSI 6,5 Sempre davanti alla difesa, sempre costretto a scaricare invece di impostare, quando riceve palla oltre la mediana le magie gli riescono sempre, ma continuerà a non essere un giocatore utile in quella posizione, a meno che non gli si chieda di diventare regista basso: gli mancano comunque gli interni al fianco adatti, e lui non ha abbastanza pazienza da rimanere ‘anestetizzato’ per tutta la gara. Quando inizia a perder colpi, la pezza la mette Cascione, e si parla di un solo episodio. In mezzo grandi recuperi palla, che però nessuno sembra mai notare. E rischia di pigliarsi rigore. CAPARBIO

KONÉ 5 Io non credo che calpestare l’erba di un campo da calcio sia abbastanza per dare un voto ad un giocatore, ma rimane il fatto che perde anche qualche pallone: con lui in campo il Cesena gioca sempre con un uomo in meno. E considerato che l’ivoriano è un interno centrale che può giocare a destra e invece è schierato a sinistra, non è colpa sua: anche le poche cose buone che fa le va a rovinare perché spaesato. L’UOMO IN MENO

MOLINA 6 L’unica volta che non gli riesce il recupero di trenta metri di campo in meno di sei secondi, De Col collassa e il Cesena subisce. Gli si chiedono palloni in avanti e sovrapposizioni, si ritrova a dover fare anche sottomissioni per giocare da terzino al posto del terzino di ruolo. Rimane sempre lucido, a parte una palla persa al 25′ che avvantaggia Giacomelli, fermato da Gomis. BALIA

RAGUSA 6 Che non sia una prima punta lo si vede dalla sua incapacità di far sponda da centrale spalle alla porta: che possa comunque rivelarsi un’arma pericolosa lo si vede dalla capacità di girarsi su ogni lato, di calciare, di recuperare ogni pallone possibile. Gli manca il gol, spesso per perdita dei tempi propri di chi gioca sempre ai limiti del fuorigioco per vie centrali: in generale, sullo stretto, non ne ha idea dei movimenti del centravanti. IMPROVVISATO (Dall’84′ MONCINI SV).

GARRITANO 6 Non riesce a mettere la firma sul match, ma dosa con attenzione la sua capacità di far gioco, mettendosi anche al servizio della squadra in fase di rottura e di recupero. Più che affondare, si accentra, dato che la poca fisicità di Ragusa non permette ai bianconeri di salire appoggiandosi a lui. EDUCATO

DRAGO 5 Fa gol un difensore e viene ‘salvato’ dall’ennesima formazione improponibile nel primo tempo. Nonostante non abbia uomini per farlo si ostina a non mollare il 4-3-3, anche  se l’infortunio di Djuric poteva indurlo a ravvedersi e che il test di Sensi trequartista poteva avere anche un suo senso: e invece… Perde due punti preziosissimi contro un Vicenza che lo ha messo in difficoltà per tutta la partita in fase di costruzione. INAMOVIBILE

AC CESENA 6 Serviva qualcosa di più e qualcosa di meglio in un campo come quello di Vicenza, soprattutto contro una squadra praticamente basata su un paio di giocatori e con una difesa facilmente saltabile, ma era importante anche invertire il trend delle due sconfitte consecutive, soprattutto in una situazione di gioco come quella creata da Drago: per oggi, e solo per oggi, va bene anche così. DI NUOVO A PUNTI