Dopo Entella la media dice: “Playout”

Grande gioia dopo il match ball vinto con l’Entella ma occhio: 1 punto a partita non basta. E tutto iniziò con i due pareggi con Palermo e Parma...
10.04.2018 13:00 di Gian Piero Travini   vedi letture
Dopo Entella la media dice: “Playout”
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Il dittico Parma-Palermo è stato fatale a Fabrizio Castori. Lì cambia il campionato del Cesena della sua gestione: in termini di risultati furono due pareggi sulla carta ottimi, nel gioco qualcosa si inceppò. Le due formazioni avversarie, oggi dominatrici del campionato, non hanno che pochi momenti di gioco ai bianconeri, in grado di colpire solo una volta su calcio piazzato.

Castori inizia ad aver paura. Paura vera. Paura di non poter far altro che difendersi con una squadra non sua e inadatta nelle fondamenta al suo gioco. Paura della paura. Il 4-4-1-1 diventa un ibrido molto simile al 6-3-1 della peggior memoria, con i bianconeri completamente schiacciati nella propria area e, soprattutto, incapaci di riprendersi dai colpi subiti.
Se prima di Palermo la media è di 1,5 punti - 18 punti in 12 gare con il tecnico marchigiano alla guida -, dopo la media precipita ad 1 punto a partita - 15 punti in 15 gare -, compresa la vittoria contro l’Entella di ieri. Che è anche la stessa media delle ultime 5 gare. E la posizione in classifica di allora è praticamente la stessa, per i bianconeri.

Già, perché il corso cesenate è costante. Ogni serie di cinque partite consecutive porta una vittoria, due pareggi, due sconfitte. Se questa ricorsione venisse mantenuta, il Cesena chiuderebbe il campionato a 45 punti.
Mantenendo la media punti delle ultime cinque giornate, la classifica direbbe: Brescia 54-53, Ascoli 52, Novara 52-51, Virtus Entella e Avellino 47, Cesena 45, Pescara 41, Ternana 38, Pro Vercelli 34. Playout con una tra Virtus Entella e Avellino.
Tenendo la media punti delle ultime quindici giornate, la classifica direbbe: Brescia 51, Avellino 48, Novara 48-47, Ascoli 47-46, Cesena e Pescara 45, Virtus Entella 44, Pro Vercelli 39, Ternana 37. Playout con il Pescara.
Solo Brescia, Avellino e Ascoli tengono un ritmo superiore rispetto al Cesena, e questo è il primo dato che fa ben sperare: quello che invece fa riflettere è che i bianconeri non hanno ancora veramente ingranato il passo tranquillità, mantenendo quello da playout.

Il calendario è quasi una pietra tombale con scontri d’alta quota con Empoli, Frosinone, Parme e Palermo e il matchball con il Pescara, ma la matematica dà speranza.