Cesena-Perugia, le pagelle

13.02.2016 17:09 di  Stefano Severi   vedi letture
Cesena-Perugia, le pagelle
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Gomis 6: altra giornata senza particolari parate. Incolpevole sul micidiale colpo di testa di Ardemagni.

Perico 5: prima rischia il doppio giallo, poi si fa saltare in testa da Ardemagni. Giornata non fortunata per il bergamasco. (13' st Falco 6.5: per fortuna che è solo al 60% della condizione. Il suo ingresso ribalta la partita).

Lucchini 5.5: la combina grossa quando si fa superare da Spinazzola in area come un ragazzino qualsiasi.

Magnusson 6: prova ricca di personalità soprattutto nelle sue frequenti incursioni in avanti nelle quali andava a mettere in difficoltà la manovra biancorossa.

Renzetti 6: si è perso il conto dei suoi cross sbagliati. Però ne fa uno perfetto, quello per Ciano e tanto basta.

Kessie 6.5: Volta gli nega la gioia del gol in occasione di un pallonetto che sarebbe stato solo da scaraventare in area. Fondamentale il suo contributo a centrocampo.

Cascione 7: imperiale, dà ordine a tutto il reparto e nella ripresa prendere per mano la squadra e guida l’assalto alla riporta di Rosati. Qualcuno gli deve delle scuse.

Ciano 6.5: i venti minuti finali valgono il prezzo del biglietto con un gol che manda al settimo cielo il suo mentore Drago.

Sensi 6: ma chi l’aveva detto che non poteva giocare con Cascione? Non è più lui la primadonna del centrocampo e libero dal peso delle responsabilità sbaglia pochissimo e regala un sacco di aperture intelligenti. (38' st Kone s.v.: un po' di muscoli nell'assalto alla baionetta finale).

Ragusa 5.5: ha il merito di conquistare il secondo giallo di Prcic e poi colpisce un palo da posizione irregolare ma Del Prete per il resto lo annulla (13' st Garritano 6: entrando contemporaneamente a Falco aumenta esponenzialmente il quantitativo di fantasia nell’attacco cesenate).

Djuric 6: un po’ troppi errori sotto porta, forse a causa della presenza di Bisoli a bordo campo. Resta però un ariete importantissimo per la manovra bianconera, un po’ come Ardemagni nel Perugia ma molto più forte.