Bogdani vuole mettere radici

13.06.2011 19:38 di Francesco Satanassi   vedi letture
Fonte: romagna noi
Bogdani vuole mettere radici
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© foto di FEDERICO DE LUCA

Ha chiuso il campionato boccheggiando. Nella prima parte di stagione (ma non solo…) ha però tolto più volte la castagne dal fuoco a Ficcadenti. Regalando al Cesena gol pesantissimi, gol salvezza. E tanta grinta. Non può che essere dunque positivo il primo bilancio in bianconero di Erjon Bogdani. Un Bogdani che, pur in vacanza, non si è negato ai nostri microfoni. La domanda, però, ora sorge spontanea: la prossima stagione, la parola Cavalluccio, farà ancora rima con Aquila di Tirana?

Bogdani, dove sta trascorrendo le sue vacanze?
A casa mia, in Albania. Quest’estate, a differenza del passato, farò poca strada…".

Come mai?
"Fra una decina di giorni nascerà il mio primo figlio, Alexander. Quindi, nelle prossime settimane, avrò altro a cui pensare…".

Per lei si è appena chiusa una stagione ricca di emozioni. E soddisfazioni.
Direi proprio di sì. La grande salvezza col Cesena, i miei otto gol. Il bilancio è positivo".

Ricorda? La scorsa estate, il suo arrivo in Romagna, non fu certo accolto da squilli di tromba.
Ed invece le cose sono andate bene, no? In serie A solo a Siena (stagione 2005-2006, ndc) sono riuscito a fare meglio con 11 reti".

Un anno fa c’erano dubbi su Bogdani. Ma anche sul Cesena…
"Anche io, ad essere sinceri, all’inizio nutrivo qualche perplessità sulla squadra. La rosa sembrava limitata, avevamo tanti ragazzi al debutto. Invece è tutto filato liscio. Anzi, le cose sono andate alla grande".

Il vostro segreto?
"Il gruppo era compatto. Ma, soprattutto, i giocatori di qualità si sono rimessi in gioco e si sono sacrificati per fare anche lavoro sporco, vedi Jimenez".

Qualche suo gol che ricorda con maggiore affetto?
"La rete al Milan alla seconda giornata. I due gol segnati al Lecce, uno all’andata e uno al ritorno. E poi, nel finale di campionato, il mio importantissimo centro con il Bari".

Quei tre punti sono stati decisivi per poter raggiungere il vostro traguardo.
"Vero. Ma quel gol lo ricordo con particolare affetto anche perché è arrivato in un momento della stagione per me difficile. Non segnavo da tanto tempo…".

Dopo una prima parte di stagione da applausi, negli ultimi mesi ha <+testo chiaro>atto un po’ fatica a restare a galla.
"Non si può restare al top per nove mesi. Ricordatevi poi sempre che io non ho mai staccato la spina. Ho giocato sempre. E comunque il Cesena è stato fortunato…".

Perché?
Quando ho smesso di segnare io, a buttarla dentro, ci hanno pensato Giaccherini, Parolo e Jimenez".

Lei, là davanti, in pratica ha tirato la carretta da solo per un intero girone. Forse qualche critica nei suoi confronti giunta nel 2011 è stata dunque esagerata.
"Lo penso anche io. Ma questo è il calcio".

Ficcadenti è andato via. La prossima stagione, il Cesena, sarà guidato da Giampaolo.
Non lo conosco personalmente, ma in tutti questi anni ho sfidato le sue squadre più volte. Chi mi ha parlato di lui mi ha sempre detto cose belle…".

Prossimamente su questi schermi ci sarà anche lei alla corte dell’ex trainer di Cagliari, Siena e Catania?
"Io a Cesena mi sono trovato davvero benissimo. Sono legato al club da un altro anno di contratto. La mia priorità è quella di rimanere. Però…".

Però?
"Però l’estate è ancora lunga. Prossimamente il mio procuratore incontrerà la dirigenza bianconera. Vediamo un po’. Ho comunque già ricevuto diverse offerte sia dall’estero che dall’Italia…".

Qualche nome?
"No, per adesso non voglio farli. E comunque ripeto: io adesso penso ancora al Cesena…".