Bene ma non benissimo

03.05.2016 11:30 di Redazione Tuttocesena   vedi letture
Fonte: Gian Piero Travini
Bene ma non benissimo

Le "pagellazze" di Cesena-Pro Vercelli 2-1 di Gian Piero Travini per VedoBianco/VedoNero su vedobiancovedonero.wordpress.com

GOMIS 6 Fa gli interventi che deve fare, rimane un po’ sorpreso sul gol… ma non è suo l’errore. COMPITINO

PERICO 5,5 L’Idolo inizia ad averne poca di benzina da gestire per 90′ e quindi corre ai ripari già da quando sale le scale del tunnel. Sia chiaro, non cammina… ci mette l’anima davvero, ma non ne può più, e dopo una stagione stellare è giusto anche capirlo. CESENA CORRICCHIA

LUCCHINI 5,5 Dentro l’area ha la stessa reattività del Professor X, ma gli mancano i poteri telepatici, vedendo l’intesa nulla con il suo compagno di reparto. Quasi sarebbe il caso che arrivasse Apocalisse e la si facesse finita con certi scempi. Nella ripresa sale, ma a quel punto, come sempre, è il solito Cesena che si esalta quando passa in vantaggio avendo completa fiducia dei propri mezzi. UOMO X

MAGNUSSON 5,5 È in affanno, ma mai quanto Lucchini o Renzetti, anche se è chiaro che in questo sistema di gioco possa imporsi solo con la vigoria di una professoressa di italiano venticinquenne e bruttina in una classe del ‘Macrelli’. Anche lui trae vantaggio dal risultato, strada facendo, poi permette che in area succeda di tutto, lasciando che la Pro Vercelli accorci. ASSENTE INGIUSTIFICATO

RENZETTI 5,5 Un cross basso nel primo tempo. Un assist basso nella ripresa. Con uno dei due viene costruito il secondo gol bianconero, ma non è decisamente un periodo brillante per lui. Fa strano dare un’insufficienza in una gara del genere, ma non bisogna scordarsi di come si erano messe le cose prima del gol. O FORTUNA

KESSIÉ 7 Non è solo perché ha fatto gol: il centrocampo, nonostante una pressione nulla in fase difensiva, è il reparto che si è mosso meglio del Cesena, e lui con Kone si è ritrovato a fare tanti straordinari. Buttarla dentro è la ciliegina su una torta piccolina e bruttarella, ma è sempre una ciliegina. L’AMORE AI TEMPI DEL MARASCHINO

SENSI 6,5 Io ho contato sette raddoppi appena fuori dall’area in fase di ripiego, con almeno tre situazioni pericolose sventate. Ribadisco, la questione “filtro” è un problema delle sigarette, non suo: quando serve difendere il pallone non ha problemi a farlo, quando serve riconquistarlo non manca mai. Quanto a perderlo, rivolgersi ad altri: garanzia questa sera. Io ho smesso di fumare, ma se mai dovesse ricominciare, spero ritornino le Nazionali senza filtro. NON HA VIZI MINORI (88′ VALZANIA 6 Entra, sventa forse l’azione più pericolosa della Pro Vercelli con un intervento perfetto e pulito. EFFICACE)

KONE 7 Una farfalla sbatte le ali a Miami e a Pechino piove. Uno beve una birra di troppo e Rino Foschi, che in questi giorni sta iniziando a contrattare la sua permanenza a Cesena, sembra che si sia scordato che a Palermo viaggiano teste di animali morti, altroché infamate in trasferta. Cascione non tocca campo e Kone è il migliore del Cesena: infiniti palloni recuperati, grande calma, intelligenza. CASUALITÀ (?)

FALCO 7 Gli bastano pochissimi centimetri per fare quello che vuole. Centimetri che arrivano solo quando la Pro Vercelli è costretta ad inseguire. Ma va anche segnalato di come si sia sacrificato tutto il tempo, nonostante il blocco del centrocampo piemontese, costantemente con tre uomini su di lui al momento della ricezione del pallone. INTENSO (Dall’85′ GARRITANO SV)

DJURIC 5,5 Un rientro difficile facilmente prevedibile considerata la sua massa fisica e la particolarità del ruolo che gli impone: non arrivano palloni giocati, non ha la brillantezza di andarseli a conquistare con costanza. TERAPIA (Dal 76′ RAGUSA 5,5 Potrebbe mettere al sicuro il risultato allo scadere, con il suo piede: spara male in Curva con tutto il tempo del mondo a disposizione. SCIUPONE)

CIANO 5,5 In ombra e mai completamente in partita, anche lui sembra essere in riserva… non succedono grossi danni, ma lui dovrebbe essere l’uomo in più dei bianconeri e da qualche partita non ci riesce: non vederlo sarebbe una mancanza di obiettività. STANCO

DRAGO 5,5 Gli va ben più che grassa, perché per 44′ è un Cesena ai limiti del coma… poi, come sempre, è facile giocarsela quando si è in vantaggio, in casa, contro una squadra che lotta per non retrocedere. Ma l’approccio alla partita è sbagliato e non sempre arriva la maronata del difensore che invece di rinviare respinge sui piedi deliziosi di un ’96 in prestito. Se così fosse, il Cesena sarebbe la terza forza del campionato, come la rosa sulla carta prevedrebbe, nonostante limiti mentali mai superati. Si spera che in settimana non ci si racconti che la squadra ha ricominciato a giocare bene o che Drago ha trovato la cura giusta: non è così. FORTUNADRAGO

AC CESENA 5,5 Un primo tempo regalato, un gol fortunoso, il rischio di crollare alla fine. Troppo contro un avversario modesto come la Pro Vercelli, che a tratti sembra una forza di prima fascia e non una ‘squadraza’ che fa entrare l’impresentabile Malonga, uno che l’anno scorso giocava in una formazione che non vince il campionato scozzese dal 1952. Sì, ci sono i tre punti. Sì, si torna in zona playoff. No, non è stato risolto un bel niente. E, salvo piangine dirigenziali, sia chiaro: i playoff non erano una possibilità a inizio stagione, ma un obiettivo… e non da ottavi. BENE MA NON BENISSIMO