Agliardi: “Al Manuzzi arrivano arbitri malati di protagonismo... ”

A tu per tu con il portiere bianconero: “Contro il Campobasso abbiamo sbagliato troppo ma quel rigore non dato grida vendetta. Cascione? Giocatore di grande spessore tecnico e umano”
26.11.2018 19:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Agliardi: “Al Manuzzi arrivano arbitri malati di protagonismo... ”
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Federico Agliardi c’è. Non si tira indietro. Ci mette la faccia. E ci racconta questo momento delicato (anzi, delicatissimo) che sta attraversando il ‘povero’ Cesena di Beppe Angelini.

Agliardi, quella partita con il Campobasso era da vincere a tutti i costi.
“Lo so bene, sono ancora incazzato nero per questo deludente 1-1. Ci abbiamo provato in tutti i modi a portarci a casa questi tre punti, a vincere questa partita maledetta. Ma non c’è stato nulla da fare. Abbiamo gettato al vento troppe occasioni. La dea bendata ci ha voltato le spalle. E poi ci sarebbe da parlare pure dell’arbitraggio... ”

Parliamone pure. Siamo qui apposta.
“Il signor Arena, nel primo tempo, non ci ha dato un rigore grosso come una casa. Un rigore solare che hanno visto tutti. Così non va bene! Non è la prima volta che il Cesena viene penalizzato dalla direzione di gara. Al Manuzzi, in questo scorcio di stagione, ho visto più di un arbitro malato di protagonismo. Vengono a Cesena a fare i duri, questi giovani fischietti. Per far vedere a tutti che hanno gli attributi”

Perché il Cesena ha rallentato la sua marcia? Dove si può migliorare?
“Possiamo e dobbiamo migliorare su più fronti, in ogni reparto. Sottoporta, ad esempio, in futuro da parte nostra servirà più fame, più cinismo: sia col Pineto che col Campobasso abbiamo sbagliato troppo. Sicuramente, una grossa mano a questo Cesena, potranno darla anche i giocatori che nelle ultime partite sono stati fermi ai box. Ricciardo, Biondini, Tortori: qui stiamo parlando di giocatori importanti”

Un misero punticino raccolto in due gare: ora il Matelica è a +7. Paura?
“Non ho paura di nessuno, tantomeno del Matelica. Sette punti possono essere pochi o tanti ma io, in questo momento, voglio pensare solo ed esclusivamente al mio Cesena. Non siamo neppure a fine novembre, maggio è lontano: dovete mettervi in testa che il futuro è ancora nelle nostre mani. Il primo posto è ancora possibile, possibilissimo”

Intanto la società ha rinnovato la fiducia a mister Angelini.
“È giusto così. Anche perché, sia contro il Pineto che contro il Campobasso, il Cesena ha creato tanto. Dobbiamo ripartire dalle cose positive, cercando di limare i nostri difetti, le nostre lacune. Chi pensava che il Cesena avrebbe avuto vita facile in D si sbagliava di grosso. Le incognite ci sono. E sono pure tante. Serve l’aiuto di tutti, rinforzi compresi”

Il buon Cascione, a breve, lascerà il Santarcangelo. Spera sempre di rivederlo qui a Cesena?
“Cascione lo conoscete meglio di me. Un giocatore del suo spessore tecnico ed umano anche oggi potrebbe fare la differenza in serie C. Figuriamoci in serie D... ”