I NUOVI - Cosimo Chiricò

12.02.2018 11:00 di Patrick Lavaroni   vedi letture
I NUOVI - Cosimo Chiricò
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© foto di Federico Gaetano

Il colpo a sorpresa del Cesena porta il nome di Cosimo Chiricò, arrivato a parametro zero dal Foggia, così come Fedele, dove aveva perso il feeling con l’ambiente, dopo essersi guadagnato la promozione con i diavoletti nella scorsa stagione.

LA SCHEDA:
Classe 1991, Chiricò è un’ala destra, adattabile sia sulla corsia opposta che come seconda punta. Un profilo quindi utilissimo per Castori, che potrà trovare nel nuovo numero 9 un’alternativa davanti a Jallow, Moncini e Cacia oltre che un
degno rimpiazzo per Dalmonte sulla fascia, spesso acciaccato nell’ultimo periodo. Tecnico e duttile, Chiricò è alto 1.69 m, e vanta una valutazione di 450mila euro, la più alta della propria carriera.

LA CARRIERA:
Nell’ultima avventura a Foggia, Chiricò ha avuto un impatto più che positivo nella corsa promozione, siglando anche 4 reti nel corrente campionato, prima della rescissione a causa delle incongruenze con mister Stroppa. Il giocatore aveva già conosciuto la categoria a Latina, nel 2014, ma a differenza dei nuovi compagni Esposito e Laribi, non fu tra i protagonisti della compagine che battagliò in finale contro Bisoli, avendo raccolto appena una manciata di presenze in quella stagione. Dopo gli inizi al Casarsano, Chiricò ha militato, riuscendo quasi sempre a ritagliarsi un ruolo importante, con Virtus Lanciano, Lecce, Ascoli e Prato; finendo anche nell’immenso “giro” di giocatori cadetti del Parma pre-fallimento del 2015, al pari di Cascione, senza mai raccogliere presenze con i biancoscudati.

LA CURIOSITA’:
Non sono tutte piacevoli le notizie che seguono il neo arrivato Chiricò; infatti a Lecce, il giocatore non viene ricordato solamente per il bellissimo gol da centrocampo contro il Treviso; ma anche per i post “festaioli” all’indomani della batosta subita dal Carpi nella finale dei playoff di Lega Pro di qualche anno fa e per lo sputo rivolto sotto la curva da ex, appena passato al Foggia. Alla corte dei satanelli, poco prima delle rescissione, Stroppa lo ha definito un calciatore di grande talento ma impresentabile per atteggiamento. Sta quindi a Castori “domare” questo ragazzo tutto “genio e sregolatezza” e renderlo utile alla causa.