Cesena, un mercato targato Steve Jobs

01.09.2017 09:00 di  Redazione Tuttocesena   vedi letture
Il Mac di Trovamala
Il Mac di Trovamala
© foto di Cortesia di Alex Bertozzi

Cosa aveva in comune Steve Jobs, istrionico cofondatore della Apple, con Rino Foschi? Prima di tutto il temperamento, passionale, spesso gentile ma a volte esplosivo e vulcanico. Poi il senso per gli affari e l'abilità nel condurre trattative. Infine, Daniele Cacia.

Ieri sera durante la diretta testuale dedicata alla chiusura di calciomercato vi abbiamo raccontato come sia stato un MacBook Pro, quindi della Apple, di proprietà del giornalista Alberto Trovamala, a salvare Rino Foschi e il Cesena, sostituendo il pc aziendale in panne proprio mentre stava per essere sottomesso il contratto di Cacia.

Cacia e Foschi avevano raggiunto l'accordo sull'ingaggio sin dalla mattina, tanto che nelle prime ore del pomeriggio il ds bianconero aveva incontrato Rolando Bianchi per dirgli che non rientrava più nei piani della società bianconera. Bianchi, che aveva già rescisso con la Pro Vercelli, avrà quindi ancora tempo per accasarsi altrove.

Col passare del tempo però Cacia non riusciva a trovare l'accordo relativo alla buonuscita con l'Ascoli (tra i 250 e i 300 mila euro) e, di pari passo, aumentava il nervosismo di Foschi. In caso di rescissione il Cesena avebbe potuto tesserare Cacia anche nella giornata di oggi mentre senza l'accordo con la società marchigiana il termine di ieri sera sarebbe stato perentorio.

Verso le 21 Foschi è salito nella stanza 470 dell'hotel Melià, sede temporanea dell'Ascoli, per parlare a quattr'occhi con il ds marchigiano Cristiano Giaretta. La trattativa non è stata per nulla semplice e solo grazie allo sforamento del budget di mercato approvato in tutta fretta dal Cesena dopo la sconfitta di Bari, Foschi è riuscito a trovare l'intesa economica sia con l'Ascoli che con Cacia. L'Ascoli paga Cacia e il Cesena offre al bomber poco più di 200mila euro di contratto con bonus legati al rendimento.

A pochi minuti dalle 23 poi l'inconveniente del computer: il pc bianconero è stato soccorso dal gioiellino della Apple di proprietà del giovane giornalista affiliato a Di Marzio. Che prima si è sentito promettere un premio in prodotti locali da Foschi poi, una volta raccontata la storia proprio a Di Marzio, ha subito i famosi e poco amichevoli rimbrotti del ds bianconero. 

Ma se i gol di Cacia dovessero essere decidisivi per la salvezza del Cesena, il merito sarà un po' anche di Alberto Trovamala e del suo computer firmato Steve Jobs.