Calciomercato, il punto: c'è un limite ai sacrifici?

21.06.2016 23:23 di Stefano Severi   vedi letture
Calciomercato, il punto: c'è un limite ai sacrifici?

Alessandro Ahmetaj, uno dei millenial più promettenti del settore giovanile cesenate, è già con un piede e mezzo alla Juventus. I dirigenti bianconeri sanno benissimo che molto difficilmente riusciranno ad ottenere quanto dichiarato dal mercato in uscita - si è parlato di 6 milioni ma già 4,5 sarebbero considerati soddisfacenti - e la cessione di Ahmetaj da sola potrebbe essere sufficiente a coprire i costi dell'intero settore giovanile di tutta la stagione. La tentazione di cedere, di fare "un sacrificio", è tanta. Ma è un sacrificio che vale la pena davvero fare? Provarsi di un giocatore di 16 anni non sarebbe un po' come spararsi nei piedi? Le cessioni di Ciano, Ragusa e Djuric sono sacrifici comprensibili: quella di Ahmetaj no.

Capitolo portiere. Da Torino, sponda granata, continuano a proporre Ichazo ma è la stessa Juventus a suggerire l'alternativa al "tifoso di Pantani" Brignoli che sembra invece destinato all'estero: si tratta del terzo portiere Emil Audero. Nato in Indonesia ma di nazionalità italiana è uno dei giovani più di prospettiva della Juventus: eppure è giovanissimo, appena diciannovenne (classe 1997). 

A centrocampo si fa sempre più concreta l'ipotesi Laribi il quale perderebbe di fatto tutta la preparazione: in un campionato fisico come la serie B significa, a conti fatti, compromettere quasi tutto il girone d'andata. Come annunciato tempo fa quindi il primo vero colpo di mercato di Foschi potrebbe e dovrebbe essere l'arrivo di De Luca. Al momento non sembrano esserci possibilità di rivedere Falco in bianconero anche se Foschi, che entro fine mese si recherà di persona a Palermo, in questi giorni è stato spesso a contatto con i dirigenti del Bologna per trattare lo scambio Rossettini-Gonzalez.