A TE DEG ME - In risposta a Bruno

03.02.2018 08:00 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
A TE DEG ME - In risposta a Bruno
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Ieri abbiamo pubblicato un messaggio di Bruno che ha attirato parecchie risposte per A TE DEG ME. Ne pubblichiamo tre di seguito.

Daniele: "Ho trentadue anni, sono troppo giovane per morire triste, vi scrivo perché la logica di Bruno da Predappio mi ripugna. Sto paese è marcio fin dalla sua cosiddetta società civile, la stessa che pretende una classe politica di marziani. Noi tifosi paghiamo al Cesena (e/o a Sky) quel che c'è da pagare. Certamente gioiremo insieme a Bruno se e quando il Cesena si salverà. Il punto è un altro. Le inchieste di Pippo Russo evidenziano una crisi societaria regressiva, di cui noi tutti ci eravamo già accorti negli ultimi quattro anni, guardando le partite dei bianconeri. Nessuno è obbligato a gestire in certi modi una S.p.a sportiva. Anche perché vorrei capire se e in quanti ci hanno mangiato e continueranno a farlo. So che quanto sto per scrivere urterà la sensibilità dei più, ma lo scrivo comunque: si può vivere anche senza il Cesena Calcio. Certo, dispiacerebbe".

Stefano: "DEMOCRAZIA... MERCE RARA...Caro Bruno da Predappio, probabilmente, se questa Società riesce ancora a rimanere alla guida del Cesena è proprio perché ci sono  troppe persone come te che preferiscono non farsi troppe domande, non vivono di ricordi e la massima preoccupazione è controllare nella programmazione di Sky se il Cesena gioca di Sabato, Domenica o Venerdì... Per fortuna, esistono anche giornalisti, pochi, che per passione e deontologia professionale, dicono educatamente quello che pensano e mantengono aggiornati noi tifosi sugli avvenimenti giornalieri... Democrazia è dare la parola a tutti e questo Post ne è la dimostrazione.. ricevere in cambio lo stesso trattamento sarebbe gradito... ma questo è un altro discorso".

Marco: "Vorrei rispondere a Bruno che dice che non bisogna criticare la società. Partiamo dal fatto che i giornalisti fanno il loro mestiere e se c'è un inchiesta ne parlano e poi se da un lato c'è chi è contento del lavoro della società ma tanti, compreso me, no. Il tentativo è sicuramente difficile e complicato su questo niente da dire ma per quanto mi riguarda il modo è sbagliato perché non si passa dallo smembramento del settore giovanile per salvarci perché non si guarda in prospettiva ma solo tirare a campare".