A te deg me: “Di cosa ci lamentiamo?”

28.04.2016 07:49 di  Redazione Tuttocesena   vedi letture
A te deg me: “Di cosa ci lamentiamo?”
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Andrea B. scrive: “Purtroppo manca la cultura dello sport in generale, che passa anche dal saper accettare una sconfitta quando un avversario ti è superiore. Comprendo che fare tanta strada per una trasferta come quella di sabato e assistere ad una prestazione di certo non esaltante, lasci parecchia delusione e amaro in bocca, ma occorre essere sempre lucidi e con i piedi per terra. Perdere lucidità e sparare accuse a vanvera, oltre a non essere giusto, non aiuta certamente l'ambiente e la squadra in questo finale di stagione. Vedere ad ogni delusione sportiva complotti, errori, sbagli etc.  è sintomo di uno dei mali attuali del calcio che ci porta a vedere squadre che in una stagione cambiano 9 allenatori. Non c'é più rispetto per il lavoro degli altri si vuole tutto subito.
Di cosa ci lamentiamo? Siamo ancora in lotta per un obbiettivo dopo averne raggiunto uno importante, la salvezza. La consideriamo scontata ma basta vedere la classifica e non lo è per squadre che erano partite con altri presupposti. Il calcio é una… scienza strana, fatta di alchimie che a volte per quanto tu ce la possa mettere tutta risentono di eventi che non si possono governare, errori arbitrali (umani e non complotti), infortuni, convocazioni nazionali etc. E non da ultimo la bravura dell'avversario. Abbiamo una società che è ancora ancorata al nostro territorio dove, “as capem sa parlem in dialett”, in un panorama generale arabi e asiatici si comprano quello che vogliono… Sarà che questo forse non è più il mio calcio, ma non facciamoci del male da soli e lasciamo lavorare chi sta correndo e sudando effettivamente sul campo. Forza Cesena”.