A TE DEG ME: "Castori, l'induista"
Andrea John: "Il sistema induista indiano è basato sulla concezione delle caste, una sistema gerarchico interno alla società. Sembra proprio che Castori abbia deciso di seguire questa nuova filosofia, trasponendo il concetto originale sulla rosa del Cesena:
I nostri Brahmani, il primo e più prestigioso livello, è rappresentato da Dalmonte e da Laribi.
I Kshatriya, che in origine indica la casta dei guerrieri e dei nobili, è rappresentata dai over 30, che da noi non sono molti, ma godono di infinita fiducia.
La casta dei Vaiśya, i mercanti, è da noi rappresentata dai giocatori che hanno superato o stanno per arrivare all'età di voto per il Senato della repubblica.
I Shudra, che in india è la casta dei servitori, è rappresentata da quei giocatori non di proprietà e con un'età appena sufficiente a votare la Camera dei deputati. In realtà non sono molti, ma hanno un impiego decente e garantito.
Infine troviamo i Dalit, gli intoccabili, che da noi sono i giovani che provengono dal vivaio, anche per breve tempo come Melgrati e Moncini. Per loro non esiste la possibilità di essere impiegati con continuità.
Ad oggi, nonostante prestazioni diciamo "altalenanti" di alcuni titolari, non hanno ancora toccato il sintetico del Manuzzi Maleh, Setola, Gasperoni, Melgrati e Farabegoli, mentre da quando è arrivato Castori hanno totalizzato un minutaggio esiguo, se non inesistente, Militari, Mordini e Moncini. Un esercito di intoccabili insomma, che probabilmente verrà congedato in gennaio per dilapidare, per l'ennesima volta, con la supervisione del nuovo Castori, Castori l'induista".